“Rischi di stop dei campionati? Non mi pare ce ne siano al momento”. Così Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio ha risposto ai giornalisti – a margine di un’iniziativa di solidarietà a Reggio Emilia – parlando della situazione attuale con l’aumento della curva dei contagi da Covid in tutta Italia, che incide pesantemente anche sul mondo del pallone.
“La preoccupazione esiste ed è inutile nasconderla – ha detto il numero uno della Figc – Coinvolge il calcio e non solo, anche la vita sociale ed economica. Sappiamo benissimo cosa muove il calcio, in questo sport siamo tra le nazioni più importanti. Ma dobbiamo vivere alla giornata, programmando e cercando di adottare tutti gli strumenti a nostra disposizione per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Dobbiamo avere maturità, capacità e senso di responsabilità, mettendo in conto che i rischi sono sempre dietro l’angolo”.
“Salvare il calcio? Sarà compito della Federazione lavorare di comune accordo coi presidenti delle varie componenti. È giusto andare incontro ai più deboli e a chi soffre di più, Credo che raggiungeremo insieme un risultato. Esistono tanti settori economici in difficoltà – ha concluso Gravina –. Nel nostro ci sono proprietà e società che stanno mettendo all’interno del mondo del calcio grandi sacrifici. Soltanto alcuni club, una percentuale inferiore a quella che si può immaginare, hanno chiesto il rinvio del pagamento degli stipendi al 1° dicembre. Si prospettano momenti di difficoltà, ma anche di idee e progetti che possono offrire soluzioni a momenti duri”.