Al termine del Consiglio Federale, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha commentato il caos che regna sovrano in serie C e le sempre più probabili esclusioni di Taranto (già rinviata la partita con il Crotone) e Turris. “C’è un’emergenza che viviamo da qualche settimana ed è la sostenibilità. Non possiamo avere sette-otto società che stanno condizionando l’andamento dei campionati, classifiche riscritte per chi hanno programmato un’annata e subirà delle modifiche. Non si può più assistere a quello che stiamo vivendo”.
La Figc, con colpevole ritardo considerato che queste crisi si ripetono ogni stagione, annuncia provvedimenti per il futuro, che sembrano un riferimento indiretto ai casi di Lucchese e Messina, cedute entrambe dalle precedenti proprietà siciliane all’inizio del 2025: “Non possiamo escludere il fallimento di un’azienda commerciale nell’arco di un anno, ma abbiamo il dovere di salvaguardare le competizioni. Chiederemo garanzie reali sulle partecipazioni all’interno delle società, io come Federazione voglio approvare il passaggio di quote di una società. Ci sarà maggior rigore con norme che avranno un impatto significativo nell’ambito della valutazione”.
Si torna a parlare, come ogni estate, di una riforma che non si è concretizzata neppure dopo la doppia mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali… “Dobbiamo ridisegnare il nostro piano strategico. Vogliamo mettere mano ad una riforma che non è più rinviabile. Bisogna mettere mano ai format, che presentano delle lacune: questa è un’esigenza di sistema. Ci sarà anche un cambiamento a livello di regole per l’ammissione ai campionati e per il controllo delle società durante la stagione”.
