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Grassani: “Il Barletta libererà un posto in più. Il Seregno può ricorrere”

Abbiamo contattato nel suo studio bolognese l’esperto di diritto sportivo Mattia Grassani, che ha già avuto un colloquio telefonico con Leonardo Termini, il commercialista di Natale Stracuzzi, presidente “in pectore” del Messina. Con lui abbiamo analizzato tutti i casi più spinosi: la riduzione della Lega Pro da 60 a 54 squadre, la discussa posizione del Barletta, al via del prossimo torneo di Eccellenza ma a serio rischio nel processo sul calcioscommesse, e la sorprendente esclusione del Seregno, che annuncia già ricorso per non essere beffato dal Monopoli, che verrebbe invece ripescato pur senza versare i 500.000 a fondo perduto. Ecco l’intervista integrale:

Carlo Tavecchio
Carlo Tavecchio ha annunciato la riduzione delle squadre al via della Lega Pro. Il precedente del Vicenza non è vincolante secondo Grassani: scelta legittima ma comunque opinabile

– Il Consiglio Federale ha adottato un nuovo format, come annunciato ieri dallo stesso presidente Carlo Tavecchio. I tre gironi di Lega Pro vengono ridotti a 18 squadre (con una diminuzione delle società da 60 a 54). Ma non era stato ritenuto vincolante il precedente del Vicenza, ripescato un anno fa in B proprio per ripristinare il torneo a 22?

“Il precedente del 2014 non può considerarsi vincolante, ma, certamente, il principio espresso dal Collegio di Garanzia dello Sport l’anno scorso, relativo all’operatività dell’art. 49 NOIF, che individua il format dei vari campionati, anche se con riferimento ad una fattispecie leggermente differente, relativa ad altra categoria, la Serie B, non può essere trascurato, per cui ritengo che eventuali azioni presentino comunque margini di accoglimento, anche se, per me, la strada più diretta e lineare potrebbe essere quella dei procedimenti di giustizia sportiva che inizieranno martedì”.

Vigor Lamezia
Una fase del match tra Vigor Lamezia e Messina. I calabresi potrebbero essere declassati in D, lasciando il posto proprio ai peloritani

– Le eventuali retrocessioni che dovrebbero essere decise dalla Procura Federale cosa comporteranno nel concreto? La Vigor Lamezia (regolarmente iscritta al prossimo campionato) dovrebbe essere declassata in ultima posizione lasciando il posto al Messina quintultimo. Cosa accadrà se la stessa punizione spetterà al Barletta (che ripartirà invece dall’Eccellenza)? L’ulteriore riammissione di un club (in sovrannumero) porterebbe ad un girone a 19?

“Appunto, questo è il filone da non trascurare assolutamente, perché nel girone C di Lega Pro potrebbero uscire due posti tra i Professionisti da assegnare nella stagione 2015/2016. Certamente la giurisprudenza federale, dal caso Genoa del 2005 in poi, ha stabilito che per ‘campionato di competenza‘, nel quale applicare le sanzioni di retrocessione ed esclusione, deve intendersi quello in cui l’illecito è stato perpetrato. Conseguentemente, anche il Barletta, ove fosse sanzionato con la retrocessione o l’esclusione, libererebbe un posto nella Lega Pro 2015/2016”.

Mattia Grassani
L’esperto avvocato Mattia Grassani, specializzato nel diritto sportivo

–  Il Seregno, che pure aveva presentato regolare domanda di ripescaggio corredando il discusso fondo perduto da 500.000 €, è stato escluso perché ha indicato una struttura che non faceva parte della provincia di Monza. Non è un parametro anacronistico? E peraltro il Sassuolo, club del Modenese, in serie A non disputa le gare casalinghe a Reggio Emilia, quindi in un’altra provincia?

“Si tratta di un criterio già applicato all’inizio della stagione scorsa e che ha condotto al rigetto della domanda di ripescaggio di altre società, quali ad esempio la Correggese. Il principio consiste nel consentire le deroghe ai criteri infrastrutturali (cioè la possibilità di utilizzare un impianto ubicato fuori dal Comune ove ha sede il club) solo ai club aventi diritto, e non agli aspiranti al ripescaggio. Personalmente non lo condivido, ma rientra nell’ambito di discrezionalità della Federazione. Anche in questo caso, non sono da escludere azioni dall’esito molto aperto avanti al Collegio di Garanzia del CONI”.

Clicca qui per rileggere la seconda parte dell’intervista in cui Grassani conferma i contatti con l’ACR e ricorda quando nel 2011 ottenne la restituzione di quattro punti di penalizzazione nel corso della presidenza Manfredi.

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