Prima della partenza per la trasferta di Lecce il tecnico Gianluca Grassadonia è tornato a parlare al portale ufficiale del club, mentre non si è tenuta la conferenza pre-partita con la stampa cittadina.
Seconda trasferta consecutiva per la squadra a Lecce, contro un avversario rigenerato dal terzo mister stagionale, l’ex laziale Bollini. Come si è preparato il Messina alla sfida del “Via del Mare”?
“Andiamo a Lecce allo stesso modo di come ci prepariamo ad ogni trasferta, ossia con la convizione di fare punti. A Caserta abbiamo fatto un buon primo tempo e solo l’espulsione ci ha costretto a cambiare i piani. Abbiamo dimostrato che siamo una squadra viva e domani la partita sarà difficile anche per il Lecce, oltre che importante per entrambe le squadre”.
In settimana si è parlato tanto del modulo proposto al “Pinto”, con il rosso ad Izzillo che ha stravolto i piani dei giallorossi nella ripresa.
“Al di là delle chiacchiere che sono state fatte in settimana la mia squadra si applica molto anche se forse inventa poco. L’anno scorso abbiamo vinto un campionato con il 3-5-2, quindi non è modulo calato dall’alto, ma un sistema che abbiamo utilizzato perché comunque alla base c’è un lavoro di applicazione sul campo. Lo spirito è quello di giocare per vincere e non scendere in campo per fare le barricate. Sull’atteggiamento dobbiamo continuare a migliorare, dobbiamo imparare ad non avere paura”.
Anche questa settimana si è assistito ad un’altra puntata del campionato parallelo, quello dei bilanci e della sana gestione. Un suo pensiero per Mister Sesia e sulle sue parole commosse al termine di Barletta-Lupa Roma.
“Marco Sesia è un allenatore molto preparato, per lui parla il campionato che sin qui ha disputato il Barletta. Lo stimo molto come professionista ed in questo momento il mio pensiero e la mia vicinanza vanno prima di tutto all’uomo”.
La conferenza stampa successiva al match perso con la Lupa Roma, nella quale il tecnico del Barletta Marco Sesia non ha nascosto la sua commozione per la grave crisi societaria che condiziona i pugliesi, che erano reduci peraltro da ben undici risultati utili consecutivi:
