Non è un bel momento per il Messina e Gianluca Grassadonia non fa nulla per nasconderlo all’arrivo in sala stampa: “Avrei preferito essere altrove ma purtroppo le interviste fanno parte del nostro lavoro. Ultimamente le cose non sono andate bene: sbagliare è umano, perseverare è diabolico. La mia settimana doveva essere piacevole, perché ho iniziato un nuovo percorso che comunque non mi farà perdere di vista l’obiettivo principale. Ho iniziato il corso a Coverciano per il patentino di categoria superiore, che comunque mi impegnerà soltanto per due giorni al mese”.
La squadra ed il mercato condotto in estate sono finiti sul banco degli imputati: “Tutti sono pronti a dire la loro. Accettiamo le critiche giuste, senza però farci condizionare eccessivamente. Dobbiamo raddrizzare la rotta. Tra Matera e Casertana abbiamo cambiato tanto a livello di singoli, ma dobbiamo a questo punto mutare qualcosa anche nello spirito e ritrovare la nostra identità dal punto di vista nervoso. Mi assumo ogni responsabilità, perché non sono stato un buon allenatore né un buon psicologo”.
A spronare il gruppo ci hanno pensato anche i club organizzati: “Questa mattina è venuta ad incontrarci allo stadio San Filippo una delegazione di tifosi: ci hanno detto che seguono la squadra da decenni e mai avevano subito una mortificazione simile”.
L’avversario di turno è davvero tosto, anche se all’appello mancano svariati elementi, Miccoli, Abruzzese e Bogliacino su tutti: “Il Lecce è un gradino sopra le altre. Lotterà per il primo posto, ma ci deve interessare poco. Pensiamo a noi stessi, tralasciando i numeri: i gol subiti sono errori individuali gravi e non di reparto. Le disattenzioni sono importanti. Ci è mancata anche l’adrenalina necessaria”.
A livello di singoli annunciate svariate novità, con Marin che potrebbe prendere il posto di Donnarumma e Iuliano che potrebbe rimpiazzare Lagomarsini: “Ettore ha commesso i suoi errori ma non va cercato un singolo responsabile. Andranno in campo gli uomini che stanno meglio. È una partita che dovremo giocarci, rispettando l’avversario e vincendo i duelli individuali. Dobbiamo affrontarla con umiltà, non subendo gol e sfruttando magari l’episodio. Non li dovremo fare scendere in campo. Sarà una gara nervosa ma non dovremo essere ingenui, perché abbiamo già incassato quattro espulsioni in tre gare”.
Inevitabile un riferimento ad una panchina che comincia a scricchiolare: “I miei contatti con Lo Monaco sono giornalieri. Ci siamo sentiti per analizzare la partita. Mi sento in discussione, al di là dei due anni di contratto. In altre situazioni quando ho capito che dopo un certo periodo ero io il problema, sia a Salerno che a Pagani, mi sono dimesso. Dopo il calvario con la Casertana ho analizzato con lucidità la situazione: noi dobbiamo salvarci. Ci sono tante promesse non ancora mantenute, ma voglio andare al di là di queste mortificazioni e centrare l’obiettivo, che resta alla portata. Dobbiamo arrivare nel migliore dei modi a dicembre: poi potremo magari modificare qualcosa sul mercato”.
Ancora indisponibile Bjelanovic, ha accusato un problema anche Stampa, che si sottoporrà ad accertamenti. Enrico Pepe e Bortoli sono squalificati. Sul possibile nuovo acquisto Grassadonia ha preso tempo: “Per Gaeta ho bisogno di altro tempo. Voglio valutarlo bene prima dell’eventuale tesseramento: in questi giorni non ci sono stati il tempo e la concentrazione necessari”.