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Messina, Grassadonia: “Bandito il fai da te, dobbiamo giocare di squadra”

Il tecnico del Messina Gianluca Grassadonia ha presentato la sfida con la Casertana nella consueta conferenza stampa: “È una partita importantissima. Al di là del risultato vogliamo ritrovarci. Quello di Melfi è stato un incidente di percorso fisiologico, una caduta dalla quale vogliamo rialzarci. Bisogna dar conto e merito a questi ragazzi, che stanno faticando da tanto tempo. Ci ha frenato l’ansia di dover fare per forza risultato ed una volta in svantaggio ci siamo innervositi. Dobbiamo evitare il fai da te e giocare da squadra, da Messina. Sono convinto che faremo molto bene”. 

L’allenatore salernitano non si fida dei campani, senza successi da ormai cinque giornate dopo una cavalcata irresistibile prolungatasi per mesi: “Domenica hanno giocato con il coltello tra i denti ed anche se Ugolotti ha detto che potrebbe rinunciare al 4-3-3, irrobustendo il centrocampo, dovremo fare grande attenzione. I punti in palio pesano e questo campionato ci ha già abituato a risultati all’inizio inaspettati che hanno sorpreso tutti”.

Come tradizione l’ex trainer della Paganese non ha voluto offrire dettagli sull’undici titolare che sembrerebbe scontato per via del recupero di Silvestri e del contestuale declassamento di Ignoffo, che dovrebbe coincidere con il ritorno tra i titolari di Corona: “Sono tutti sulla corda. I cali di tensione o mentali di qualcuno potrebbero originare il rilancio di qualcun altro. Inconsciamente può darsi che qualcuno che abbia mollato dopo il +7 conquistato grazie al successo ottenuto contro il Gavorrano. La squadra non ha comunque sofferto dal punto di vista fisico, ha semplicemente speso energie nervose importanti. Sto valutando di lanciare qualche elemento che è stato schierato meno, come Quintoni, mentre qualcun altro potrebbe avere bisogno di una pausa dopo un filotto importante che potrebbe avergli appannato la vista”.

Grassadonia confida in una bella cornice di pubblico, in concomitanza con la “Giornata Giallorossa”: “Speriamo possano essere più dei 3.000 accorsi ultimamente. Purtroppo il Messina sembra non tirare più di tanto e c’è un po’ di disaffezione dovuta alle stagioni passate, che hanno allontanato i tifosi. Forse c’è stato anche un cambio generazionale”.

Il tecnico ha tenuto a rimarcare le grandi individualità della Casertana, che tra l’altro ha anche allenato in serie D: “Farà la sua partita, come contro l’Arzanese. Chi pensa che verrà a regalarci qualcosa è fuori strada. Ho visto dal vivo la partita di andata e conosciamo bene le qualità di Mancino, che dovrà essere anticipato. Ma ci sono altri cinque o sei singoli degni di menzione. Hanno grande autostima ed un’ottima struttura di gioco. Dite che è conveniente scommettere sul Messina? Sinceramente di questo non capisco granchè”. 

L’allenatore peloritano ha commentato anche il suo delicato rapporto con gli arbitraggi quest’anno: “Sono stato espulso tre volte ed in due occasioni poi non è arrivata la squalifica. Evidentemente se si esce di mezzo metro dall’area di competenza ci vuole anche buon senso, perchè ogni domenica ci giochiamo tanto. Io fuori dal campo sono tranquillo, ma dentro mi trasformo. E non tollero l’arroganza di arbitri o guardalinee”.

Come tradizione nessuna battuta sul futuro: “Mi interessa tagliare il traguardo, evitando distrazioni. Per questo non parlo mai di rinnovo. Sarebbe deleterio anche perchè ci attendono cinque partite importanti. Il Sorrento dietro corre e non dobbiamo concentrarci su di loro”.

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