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Messina

Grabinski: “Pesa l’imprecisione ma giochiamo con il cuore e sudiamo la maglia”

Il direttore sportivo del Fc Messina Cesar Grabinski ai microfoni di Tcf ha commentato l’andamento della stagione: “Quando una squadra costruisce tanto e gioca in attacco con tre-quattro giocatori in area poi c’è sempre il rischio di pagare dazio in contropiede. Ma preferiamo correrlo perché abbiamo fiducia nei calciatori. Speriamo che la rotta cambi a livello di finalizzazione. Abbiamo lasciato qualche punto in classifica per l’imprecisione ma per noi conta tanto che i ragazzi sudino la maglia e giochino col cuore. Da tempo volevamo che la squadra esprimesse questo volume di gioco”.

Bianco e Grabinski
L’esterno offensivo Gabriel Bianco e il ds Cesar Grabinski

Lodi ha rispettato le attese, firmando dieci reti, otto su rigore, e quattro assist: “C’era molta curiosità sul suo impatto. Qualcuno lo riteneva ormai avanti con l’età, ma con umiltà si è calato alla perfezione nella serie D. Nonostante il suo passato, vederlo dare il massimo pur di dare una mano a un compagno non era scontato. I più grandi aiutano i giovani, gli danno una grande mano sotto ogni aspetto”. 

Il nuovo assetto secondo l’ex attaccante argentino ha esaltato le qualità dei singoli: L’approccio alle gare che ha dato mister Costantino, che ama un gioco propositivo, ha aiutato Carbonaro e Coria e alzato il rendimento di tutti. Arena si trova a meraviglia perché gli piace duettare con loro e le qualità di Lodi lo esaltano. Tutti i compagni sanno dove disporsi in campo per ricevere il pallone nel momento giusto. Cangemi si è sempre messo a disposizione negli allenamenti e ha esordito domenica, nessuno ha il posto assicurato”.

Domenico Marchetti
Domenico Marchetti guida la retroguardia giallorossa (foto Marco Familiari)

Il dirigente non si nasconde ed è consapevole che avere cambiato due volte allenatore testimonia qualche passaggio a vuoto di troppo: “Abbiamo cercato di correggere sempre i nostri errori, io stesso li ho commessi sul mercato per mancanza di esperienza e ne sono responsabile. Comunque ci sentiamo pienamente in corsa. Se vedessi anche un accenno di rassegnazione farei la fine del mondo, tutti ci crederemo finché la matematica ci consentirà di sperare. Non siamo lontanissimi dalla vetta ma dobbiamo guardare in casa nostra a causa dei punti persi che riconduco alle gestioni tecniche precedenti. Adesso arriviamo in porta e le gare le dominiamo a livello di occasioni”. 

L’Acr Messina non mostra segni di cedimento, in un torneo che vede tre grandi protagoniste: “In alcune prestazioni esterne qualche gol segnato in più sarebbe servito ma credo che di base ci sia stato un grosso equilibrio come dimostra il ko della capolista a Rende o i pareggio per 3-3 sul campo del Marina di Ragusa collezionati sia da noi che da loro. Non credo comunque che la Gelbison sia tagliata fuori, se ne parla sempre troppo poco”. 

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