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Grabinski: “L’Acr è cresciuto e gioca bene. Con Costantino tutti sul pezzo”

Il Fc Messina sfiderà la capolista. Il direttore sportivo Cesar Grabinski non nasconde l’enfasi del momento: “Siamo pronti a una partita importantissima. Loro da primi in classifica non vogliono ovviamente perdere il primato. All’andata hanno giocato molto bene ma i tre punti li abbiamo conquistati noi. Cercheranno magari di essere più cinici e meno belli”.

Cesar Grabinski
Il direttore sportivo del Fc Messina Cesar Grabinski

Nei cinque mesi trascorsi dal girone di andata l’Acr si è consolidato al vertice: “Sono cresciuti molto, ma quando abbiamo trovato continuità abbiamo mostrato belle cose anche noi. Una fisionomia si trova soltanto giocando ogni domenica. Il Covid ha fatto pagare un grande prezzo a tutti. Loro sono stati bravi e fortunati a evitarlo, mentre i contagi hanno sicuramente condizionato noi, la Gelbison e l’Acireale”.

Costantino contro il Licata ha proposto ben sei novità nell’undici titolare rispetto al match precedente: “La forza del Fc è il gruppo e non è la frase fatta che si sente spesso. Il mister vuole tenere tutti sul pezzo. Abbiamo tanti potenziali titolari ed è la difficoltà più bella per l’allenatore. Ero già stato suo collaboratore: conosce bene il gruppo, non lascia nulla al caso, è molto professionale. Ero sicuro che poteva fare risultati”.

Civilleri e Bianco
Civilleri in anticipo su Bianco (foto Giovanni Chillemi)

Grabinski teme che l’importanza della posta in palio potrebbe incidere: “La gara potrebbe paradossalmente essere bloccata perché ci conosciamo bene. Novelli è un grande allenatore, esperto. Il campo potrebbe concedere spazi. Non dovrebbe piovere, un campo pesante lo sarebbe per entrambi e non aiuterebbe lo spettacolo”.

A differenza del match di andata, in cui il pubblico fu contingentato, gli spalti resteranno deserti: “È un peccato. Avrebbero apprezzato la sfida tra due squadre della stessa città, prima e seconda. In Italia da calciatore mi è capitato di giocare più volte, con entrambe le maglie, il derby di D tra Vado e Savona, che sono distanti appena cinque chilometri. Per me fu un’annata da record, con ben trentadue reti”.

Fc Messina
Il Fc Messina celebra l’ultimo successo (foto Giovanni Chillemi)

L’ex attaccante argentino si è comunque calato nel suo nuovo ruolo: “Sono motivato e deciso a continuare questa carriera. C’è tanto da osservare e imparare da colleghi con cui ho giocato, ora direttori sportivi. Il mercato? È l’ultima settimana prima della chiusura. Restiamo vigili sugli under, ma non per fare numero. Ovviamente non è facile a metà marzo”.

In città anche il presidente Arena, dopo una lunga assenza: “È passato a fare sentire il suo appoggio, che non è mai mancato, in una settimana particolare. Il progetto dello stadio è un passo importante. Speriamo di fare altrettanto bene anche sul campo”.

Spettatrice interessata la Gelbison, attesa comunque dalla delicata trasferta di Sant’Agata: “Non bisogna sottovalutarla, sono contenti che si parli di Acr e Fc e non di loro. Trovandosi lì hanno iniziato a crederci, l’appetito vien mangiando. Ma ogni gara è insidiosa, non a caso noi abbiamo perso punti con il Rotonda e qualche volta ha rallentato anche l’Acr”.

Lodi
Lodi ha firmato sei reti, cinque su rigore (foto Giovanni Chillemi)

Il club si è assicurato un grandissimo nome, anche se Agnelli, Caballero e Palma non sono da meno:Lodi è stata un’aggiunta molto importante ma per la fatica che avevamo fatto con il presidente Barcos avrebbe rappresentato un capolavoro in serie D. Ha firmato in Perù, sarà ancora capitano. Ledesma invece non l’ho risentito e per rispetto non ho approfondito i suoi problemi familiari. Aveva chiesto notizie di Messina, anche all’ex presidente Lo Monaco. Non è una sconfitta averci provato”.

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