Il direttore sportivo del Fc Messina Cesar Grabrinski ha fatto il punto sul mercato giallorosso, presentando l’ultimo arrivo, la punta Pablo Caballero, e ovviamente il nuovo mister Pino Rigoli: “Era l’attaccante che volevamo e seguivamo da tempo. Puntiamo molto su di lui perché si tratta di un profilo importante. È una prima punta molto fisica e adesso la parola spetta solo al campo. A mio avviso è stato giusto attendere alcune settimane, perché è un giocatore che fa salire la squadra, pressa la difesa avversaria, rincorre i difensori ed è alto 195 centimetri. Lo aspettavamo tutti”.
L’attaccante argentino è già in città, in attesa del transfer dalla Spagna, dove militava nel Cartagena: “È a Messina, frenato dalla burocrazia. Non abbiamo una data esatto per il suo utilizzo, ma stiamo facendo di tutto per averlo in breve tempo. Lui fisicamente si è sempre allenato sia con la squadra che da solo, perché è un ottimo professionista. Potrebbe anche farcela per domenica 25, ma se non facesse in tempo abbiamo una rosa in cui riponiamo massima fiducia”.
Il tormentone Hernan Barcos, l’altra punta argentina a lungo affiancato al Fc, non sembra paradossalmente esaurirsi, nonostante la presenza in rosa di ben sette attaccanti over: “Per me il nostro mercato si chiude con la prima punta che volevamo, a meno che qualcuno che ha a cuore le sorti del club non riesca a sorprendere la gente. Conoscendo il nostro presidente Arena non escluderei nulla, con lui nessun discorso si archivia definitivamente. Ho imparato perché lui guarda sempre avanti e solo lui può riaprire il discorso”.
Con la partenza di Gnicewicz la rosa si riduce a 29 unità, probabilmente troppe, al netto di inevitabili infortuni e squalifiche: “In attacco posso capire chi dice che siamo numericamente troppi, ma credo che questo è un bene per la squadra, l’allenatore e tutti noi. È un problema da risolvere per il tecnico ma uno stimolo per ogni attaccante a fare bene”.
Grabinski è fiducioso dopo l’avvicendamento in panchina: “Abbiamo subito compreso il suo modo di giocare. Senza togliere nulla a mister Gabriele, con il quale ho lavorato bene lo scorso anno e che saluto, devo ammettere che Rigoli ha un’esperienza vasta che nessuno di noi ha all’interno del team e un curriculum importante. Ma soprattutto notiamo che le sue squadre giocano bene e vogliamo questo anche per il Fc”.