Il nuovo corso del Fc Messina parla anche argentino, con la figura rappresentata dal 38enne Cesar Grabinski, attaccante che in estate ha appeso gli scarpini al chiodo e riveste ora il ruolo di vice allenatore: “Ho svolto qualche allenamento in ritiro in Sila, ma avevo comunque già deciso di chiudere con il calcio giocato. Sono stato prima collaboratore di Massimo Costantino e ora mister in seconda di Ernesto Gabriele, con cui mi trovo bene”.
I peloritani hanno battuto agevolmente il Nola, una delle formazioni più in forma del momento: “Siamo soddisfatti perché tutti i reparti si sono mostrati all’altezza. Abbiamo rischiato poco e realizzato due reti. Un difetto? Ci manca un po’ di cinismo. Qualche gol in più nelle ultime tre partite avremmo potuto realizzarlo, sfruttando le tante occasioni create. Come a Palermo ci siamo trovati comunque di fronte un ottimo portiere”.
In riva allo Stretto ha trovato tanti connazionali, che anche grazie a Grabinski si sono ambientati al meglio: “Sono da vent’anni in Italia e la mia parte argentina è finita un po’ in secondo piano, ma ovviamente do una mano ai ragazzi di lingua spagnola, anche perché mi piace molto comunicare per cercare di accorciare i tempi di inserimento in una nuova realtà”.
Coria e Melillo, appena rientrato in campo, sono peraltro tra gli elementi più talentuosi: “Sono contento per Ezequiel, un bravissimo ragazzo che ci può dare una mano in questa fase finale. Coria? Con il Giugliano all’andata ha firmato una doppietta, in un momento in cui non avevamo continuità di risultati, ma ha fatto meglio senza segnare in altre gare. È un trequartista che si sta adattando al calcio italiano di serie D. Corre tantissimo, compie un sacrificio enorme anche in fase difensiva, mentre in Argentina dieci compagni lo facevano per lui. Lui era “il Mago” e doveva soltanto inventare. Qui non possiamo permettercelo e si mette a disposizione dei compagni”.
Il club ha appena tesserato altri tre under stranieri: “Sono acquisti in prospettiva, che potrebbero esordire in caso di necessità. Guzman nasce difensore centrale ma essendo un po’ chiuso nel ruolo lo stiamo schierando da centrocampista. Ha grande qualità e visione di gioco per essere soltanto un 2002: gli manca un po’ di agonismo. Anche Gille ha ottimi numeri, ma deve crescere in termini di ritmo. Gnicewicz è un terzino destro, che anche a sinistra ha mostrato grande progressione”.
La società lavora con attenzione sul vivaio: “Santapaola ha collezionato qualche apparizione. Morello e Ferrante stanno facendo un grande lavoro, anche con il settore giovanile. Stiamo seguendo ad esempio Di Natale e Lo Presti dell’Under 17”.
All’orizzonte c’è un autentico antipasto play-off, con le sfide proibitive a Giugliano, Savoia e Acireale: “Il campionato è davvero tosto, combattuto e livellato. Abbiamo fatto fatica anche con la Palmese ultima in classifica, battuta soltanto al 90esimo, e anche il Palermo capolista ha pareggiato con le ultime due della classe”.
Mister Gabriele è una grande scommessa vinta dalla società: “Il mister è consapevole dell’importanza della piazza e del progetto, era all’esordio in D ma nonostante la sua umiltà ha grande presa sui ragazzi e non si ferma mai. Tutti sacrifici ripagati”.
Grabinski è sbarcato a Messina grazie al direttore generale Marco Ferrante: “Lo ringrazio per l’opportunità. Mi ha presentato il presidente Rocco Arena, con cui ho avuto subito un feeling speciale. Tengo a ringraziare anche Santi Cosenza e Giuseppe Micari, che stanno compiendo sacrifici enormi per questa società, pur lavorando dietro le quinte e mantenendo un profilo bassissimo”.
Ha salutato invece il gruppo il difensore over Fernandez: “È andato in Spagna all’Alicante, dove potrà ottenere maggiore minutaggio. Gli auguriamo il meglio, ha lasciato un bel ricordo”.
Da calciatore, Grabinski sbarcò in Italia tra i professionisti: “Giocavo nell’Atletico Belgrano di Cordoba Avevo esordito in A a 17 anni e poi in Nazionale Under 18. Un procuratore mi portò nel Catania che ottenne la promozione in serie B. Il presidente Gaucci? L’ho incrociato poche volte, lui si occupava del Perugia”.
Poi ha firmato un centinaio di marcature tra i Dilettanti: “Ho sempre giocato campionati di vertice. L’apice con il Vado, con cui realizzai 32 gol in 33 partite: resta il record dell’extracomunitario con più gol. Ho vinto un campionato a Vercelli e centrato i play-off anche con la Sangiovannese e il Savona”. Ora tocca al Fc Messina.