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Gli avversari di Nibali, poche certezze e all’orizzonte qualche nome a sorpresa

La firma dello ''squalo''
La firma dello ”squalo”

All’inizio avrebbe dovuto essere un “triumvirato”; dopo la quinta tappa, ci si aspettava un “Duello”: al primo giorno di riposo rischiamo di dover assistere ad un “Dolce – per noi italiani – Impero”. Se lo scorso 5 luglio, alla Grand Depart di Leeds, i bookies scommettevano su una sfida a tre per la conquista del Tour 2014, la strada in sole 10 frazioni ha scompaginato i piani. Prima Froome – campione in carica della corsa – alla 5° tappa, poi Alberto Contador – primo sfidante alla maglia gialla – nel 10° step, hanno dovuto issare bandiera bianca; lasciando entrambi ben prima di Parigi la Grand Boucle. Chi ha giovato della situazione è il campione italiano Vincenzo Nibali, il quale sull’ascesa de La Planches des Belles Filles ha staccato con un’azione decisa i diretti concorrenti alla generale andando ad indossare quella maglia gialla – che il siciliano aveva già conquistato alla presenza di Froome e Contador – lasciata solo per un giorno sulle spalle del francese Tony Gallopin.

Contendenti – La facilità con cui il leader della Astana si è levato da ruota gli specialisti degli arrivi in salita, sembra sulla carta infatti già porre fine alla lotta per la vittoria di questo Tour. Gli imprevisti però possono esser sempre dietro l’angolo, non solo guasti o cadute possono ridisegnare il volto della classifica generale: in primis, a minacciare lo scontato canovaccio della corsa dovranno esser gli stessi atleti, con azioni in grado di portar scossoni alla classifica generale. Anche se, in proposito, sorge un interrogativo: chi può veramente insidiare il primato di Vincenzo? Cominciamo da due nomi: Richie Porte e Alejandro Valverde. Se il Tour finisse oggi, il tasmaniano e il murciano sfilerebbero con Nibali sul podio dei Campi Elisi; nella seconda vittoria del campione italiano i due hanno provato a resistere allo scatto del siciliano, salvo cedere dopo poche centinaia di metri, ormai coscienti della superiorità dell’avversario. Porte, giunto in Francia come spalla di Froome e divenuto capitano in corsa della Sky, per le maggiori doti nelle prove contro il tempo, dovrebbe così rappresentare la minaccia più temibile per l’azzurro. Nella sfida uomo a uomo, ora come ora Nibali non teme nessuno; il portacolori dell’Astana però, potrebbe ricadere nell’errore che gli è costato la Vuelta 2013: sottovalutare un avversario. In quel caso ne trasse beneficio l’americano Horner, ciclista maturo anagraficamente che potrebbe trovare reincarnazione in questo Tour nel francese Jean Christophe Pèraud, classe ’77 dell’Ag2r; dubitiamo che Nibali ricaschi nella stessa ingenuità per via anche del valore della posta in gioco: un Tour cambia la carriera, il bis alla Vuelta era un di più in una stagione che lo aveva già visto aggiudicarsi la 1° maglia Rosa. Proprio il team francese diretto da Vincent Lavenu potrebbe esser in grado di organizzare un’imboscata alla Astana, avendo fra le proprie fila la maglia bianca, leader della classifica dei giovani, Romain Bardet. Il francesino, però, potrebbe esser maggiormente concentrato nel derby transalpino per la classifica under 25, da disputare con Thibaut Pinot, scalatore della FDJ – secondo solo a Nibali in vetta alla Planches des Belles Filles – molto limitato però quando la strada non si inerpica. Staccato ma ancora in lotta per il podio l’americano Teejay Van Garderen. Respinti il campione del mondo Rui Costa, il vincitore dell’ultimo Delfinato AndrewTalansky e l’olandese Bauke Mollema. Nella Top Ten della classifica generale spiccano nomi noti, ma anche qualcjhe nome meno noto; e se fosse lui a poter far saltare il banco?

Assenti – Da questo panorama emerge come il principale avversario di Nibali appare così Nibali stesso, anche perché per carisma e palmares le alternative al momento si trovano lontano dalla Francia a prepararsi per altri obiettivi: parliamo di Sir Bradley Wiggins e Nairo Quintana, i quali questa Grand Boucle l’hanno sempre vissuta, a partire da Leeds, da spettatori.

Nibali sempre più in giallo: lo "squalo dello Stretto" sembra avere già ipotecato una bella fetta di successo finale
Nibali sempre più in giallo: lo “squalo dello Stretto” sembra avere già ipotecato una bella fetta di successo finale

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