Dopo la vittoria di Rende e l’aggancio in vetta al Cittanova e all’Acireale, il capitano del Fc Messina Giovanni Giuffrida è stato ospite di Sportitalia. Ai microfoni dell’emittente nazionale ha commentato il delicato momento attraversato dalla serie D, a rischio sospensione. “La paura c’è sempre, anche per tutta la situazione che sta vivendo il paese e per il ricordo dello scorso anno ancora molto vivo nella nostra mente. Mi auguro che tutte le società, soprattutto quelle di serie D, possano vivere un momento migliore di quello attuale. Non dobbiamo mollare: l’obiettivo di tutti è continuare a giocare, che è la cosa più importante, considerata la passione per questo sport che nutrono tutti i calciatori e per gli sforzi dei presidenti”.
Il centrocampista catanese ha commentato il grande impegno di Rocco Arena e dei suoi soci: “La nostra società già dal ritiro di inizio agosto non ha lasciato nulla d’intentato e il presidente non ha lesinato grossi sforzi. Ha compiuto sacrifici che dimostrano la volontà della dirigenza. Speriamo di poter continuare in sicurezza e portare avanti ogni discorso”.
Inevitabile un riferimento al mercato, con gli ultimi arrivi, Caballero e Agnelli, decisivi all’esordio, in attesa di Barcos, per il quale saranno necessarie ancora almeno altre due settimane di attesa: “Sono arrivati a fine mercato giocatori importanti, ma già la rosa presentava elementi che hanno fatto bene lo scorso anno. Pablo, Cristian e Hernan sono grandi nomi che garantiscono tanta esperienza e daranno una mano, insieme agli altri. Puntiamo sulla forza del nostro gruppo. Vogliamo soltanto lavorare bene durante la settimana e superare ogni battaglia di questo campionato”.
Giuffrida è tornato anche sul confronto a distanza con l’Acr e ha chiarito che vanno evitati cali di tensione: “Il derby è una sfida che vale sempre tre punti ma ovviamente è molto sentito. Ci dispiace che a Messina ci siano due realtà e capiamo l’amarezza dei tifosi ma noi prepariamo ogni sfida come fosse l’ultima. Ci siamo concentrati sulla trasferta di Rende e ora pensiamo soltanto al Marina di Ragusa”.