Dopo un mese e mezzo senza calcio, il ritorno in campo è finalmente alle porte per il Fc Messina. Il centrocampista Giovanni Giuffrida è impaziente: “Pensavamo di giocare già domenica, il nuovo rinvio ha imposto al nostro staff di rimodulare ancora una volta l’agenda. Stiamo lavorando e anche bene, però è normale che ci manca tanto la partita, che è lo sfogo naturale per ogni giocatore e la chiusura della settimana di allenamenti”.
Ai microfoni di Radio Amore, il calciatore catanese si è detto ottimista su un pronto rientro: “Ho accusato un’infiammazione al piede che mi procurava fastidio quando correvo. Da qualche giorno riesco a sopportare ogni tipo di lavoro, per cui credo di essere tra i giocatori disponibili per la gara con il Marina di Ragusa del 13 dicembre”.
Esauriti i precedenti recuperi (resta da disputare soltanto Troina-Castrovillari), la D riprende anche grazie a un nuovo protocollo che consente i rinvii soltanto in presenza di quattro over, tre under o due portieri positivi: “Questo protocollo penso potesse arrivare prima, senza la sospensione del torneo. Non siamo professionisti ma ci avviciniamo tanto a quel mondo per il numero di sedute e l’impegno. Non voglio comunque fare polemiche, perché il momento sanitario non lo consente”.
A rendere tutto più complicato è l’obbligo di schierare quattro juniores tra i titolari, nonostante gli eventuali casi: “Rispetto alla Lega Pro noi abbiamo la regola degli under, mentre in C ci sono la lista e le rose ristrette di numero. Penso alla gara tra Palermo e Catania, in cui i rosanero avevano appena un tesserato in panchina”.
L’ingaggio di Agnelli accresce la qualità in mezzo al campo: “Mi sento tutti i giorni in discussione, per carattere sono il primo a mettermi sotto esame. Succede in ogni reparto nel nostro organico, in considerazione dei validi giocatori presenti, che vogliono dimostrare il loro valore. Mi alleno sempre a mille e poi spero nel posto da titolare, ma conta l’obiettivo comune, che è quello di vincere più partite possibili”.
L’avvicendamento in panchina tra Gabriele e Rigoli ha originato nuove metodologie di lavoro e un rimescolamento della rosa, come dimostrano le nove partenze già formalizzate: “Sappiamo di avere una rosa importante e con il massimo rispetto tra noi compagni lavoriamo ascoltando le direttive del mister, che pretende tantissimo dalla squadra perché è consapevole del nostro valore. Sta dando delle linee guida, legate ai suoi principi calcistici. Stiamo lavorando bene insieme allo staff tecnico, cercando di mettere ogni giorno in pratica quello che ci chiede”.
C’è grande attesa per Barcos, che però a differenza di Da Silva e Kellian non dovrebbe essere subito disponibile. “Mi auguro che Hernan possa esordire a breve perché è un giocatore di un valore altissimo e sotto porta fa sempre gol. Mi ha stupito la sua umiltà: è un ragazzo d’oro e disponibile, a prescindere dalle sue indubbie qualità tecniche. Merita l’esordio perché già da un mese si allena con noi. È un campionato nuovo per lui, ma ha grande esperienza. Sa fare a sportellate e non vedo l’ora che possa essere convocabile, perché so che ci darà una grossa mano”.