La formazione biancorossa è giunta ad un bivio e senza la disponibilità di un palazzetto si appresta ad accettare la corte serrata di altri club per il proprio titolo sportivo. “Dall’Amministrazione soltanto una comunicazione con ’ipotesi di disponibilità del PalaValenti per gli allenamenti da fine settembre. Così non possiamo programmare le nostre attività e la serie B. A malincuore venderemo al migliore offerente”.
La situazione dell’impiantistica appare sempre più ingarbugliata a Capo d’Orlando e la Costa d’Orlando del presidente Mauro Giuffrè non intende più tergiversare e appare ormai a un passo dall’accettare la migliore proposta economica avanzata negli ultimi giorni per il proprio titolo sportivo da parte di diversi club.
Dopo il grido d’allarme di due settimane fa del massimo dirigente, in questo lasso di tempo, poco o nulla si è infatti mosso per il reperimento di un impianto di gioco idoneo per allenamenti di attività giovanili e senior e il team paladino non può in queste condizioni programmare una nuova stagione agonistica in un campionato impegnativo come la terza serie nazionale.
Lo stesso Giuffrè ci spiega come la vicenda è tutt’altro che definita: “Abbiamo ricevuto dal Comune esclusivamente in data 24 giugno una comunicazione a firma dell’assessore allo Sport Fabio Colombo nella quale la Giunta certifica che l’unico campo omologato per il campionato di serie B rimane il PalaFantozzi. Per l’utilizzo delle partite bisognerà accordarsi con l’Orlandina, società concessionaria della struttura. Abbiamo in tal senso già un accordo col presidente Sindoni per l’utilizzo delle gare domenicali ma rimane insoluto il rebus di dove svolgere gli allenamenti settimanali di prima squadra e tutta l’attività giovanile. Per il PalaValenti l’Amministrazione comunale ipotizza una fruibilità a partire da fine settembre con i lavori di manutenzione che ancora però devono cominciare”.
Il sodalizio biancorosso intanto smentisce le notizie di un trasferimento del titolo sportivo già definito ma è molto chiaro al proposito: “Alcune agenzie specializzate scrivono di una cessione già avvenuta al Bologna Basket 2016 di C Gold, ma assicuro che non è vero. Abbiamo solo parlato e al momento nessuna trattativa è conclusa. Confermo che le richieste arrivate per il nostro titolo sono molteplici da parte di numerosi club e dopo aver preso tempo la prossima settimana ci siederemo attorno ad un tavolo e venderemo al miglior offerente, anche perché trattasi di un titolo senza debiti. Non possiamo fare altro: il 30 luglio ricorre il termine ultimo per le iscrizioni. Avremmo voluto continuare a fare basket ma senza impianto non è possibile proseguire e pianificare con chiarezza l’attività. Non siamo inoltre disposti a emigrare fuori dal nostro Comune. La società proprietaria del PalaMangano di Sant’Agata ci ha richiesto il pagamento di 550 euro per ogni singola partita”.
Il futuro è alquanto nebuloso: “Potrei anche chiedere il ricollocamento della prima squadra in serie C Silver o in D e la Federazione non avrebbe problemi ad accettarlo ma saremmo allo stesso punto di partenza. Dove giocheremmo? Mi sento comunque di prendere un impegno verso le famiglie degli 87 bambini e dei 60 piccoli del minibasket, che tanto bene stavano facendo quest’anno. Non abbiamo alcuna intenzione di smobilitare e con il nostro staff tecnico che confermeremo in toto studieremo una situazione che gli permetta di riprendere l’attività, reperendo qualche palestra d’istituto in città”.
Si profila quindi un epilogo triste per la Costa in una battaglia legata alla struttura comunale iniziata molti mesi addietro: “Volevamo evitare tutto questo. Da un anno e mezzo infatti denunciamo la situazione precaria all’interno del PalaValenti. Abbiamo raccolto le firme e richiesto una gestione dei palazzetti ma nulla è avvenuto. Anche un’eventuale serie B di vertice diventa difficile da programmare perché i nostri sponsor sono esigenti e richiedono idonei spazi di visibilità e incontri con i clienti che in quella struttura non si possono organizzare per mancanza di spazi. Dobbiamo capire infine come comportarci con i giovani tesserati. Abbiamo diversi profili interessanti e vantiamo giocatori parametrati che rischiamo di perdere con la cessione. Studieremo certamente la strada migliore”.