E’ diventato in fretta il leader del Messina targato Di Napoli. Il rapporto di stima tra Re Artù e Carmine Giorgione è sbocciato a Savona, per poi consolidarsi in riva allo Stretto. Il centrocampista, subito tra i beniamini della tifoseria giallorossa, rappresenta una pedina insostituibile per grinta e temperamento. “Di Napoli – dice il classe ’91 – lo avevo conosciuto in quei sei mesi al Savona. Per lui avrei sposato questo progetto anche in D. Sapevo che è un grande motivatore e lui lo conferma quotidianamente dando alla squadra la giusta carica. Si vede la sua impronta in ogni gara, ma vanno elogiati anche Maurizio Nanula e Raffaele Di Napoli, perché abbiamo a disposizione uno staff importante”.
Giorgione è l’emblema di un gruppo che sta crescendo giornata dopo giornata, ma che sin da subito ha mostrato grande attaccamento alla maglia. “I primi difensori sono gli attaccanti e ciò testimonia lo spirito di questo gruppo. Basti vedere Cocuzza, Tavares, Gustavo e Barraco che cercano sempre di strappare la palla agli avversari. I tifosi, poi, sono il nostro dodicesimo uomo in campo. Sono stati presenti anche ad Andria e ci regalano tanto affetto anche quando facciamo una semplice passeggiata per strada. Si vede che nella gente c’è voglia di riscatto dopo quanto avvenuto nella scorsa stagione”.
Il pensiero va inevitabilmente a due mesi fa, quando nessuno avrebbe immaginato di vedere il Messina così in alto in classifica. “Siamo partiti l’11 agosto ed allora vi era tutto un altro gruppo. Poi è arrivata la rosa attuale e si è creato l’amalgama per far bene. E’ stato un lavoro duro, ma facilitato dalla presenza di ragazzi umili con voglia di sposare il progetto del Messina. Dobbiamo cercare di fare più punti possibili per centrare la salvezza, arrivando a quota 40. E’ un girone molto equilibrato, con squadre toste. Per me è la prima volta al Sud e mi piace tanto il calore degli stadi, soprattutto il nostro”.
La Lupa, che giungerà sabato al “San Filippo”, è in piena crisi dopo lo 0-4 casalingo subìto ad opera del Foggia. Il Messina scenderà in campo da favorito, forse per la prima volta in questo torneo. “Sarà una partita ancora più difficile rispetto ad Andria perché troveremo una squadra che verrà qui a difendersi, avendo paura del Messina. Stiamo facendo bene e dimostriamo di praticare un buon calcio. Mi aspetto una gara durissima. Successivamente affronteremo Foggia e Melfi in trasferta, ma intanto occorre pensare soltanto al match contro i laziali”.