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Giordano: “A Messina con la voglia di un bambino. Non ci basterà la fisicità”

Tra i colpi di mercato messi a segno dall’Acr Messina c’è anche il difensore Antonello Giordano, 30enne difensore campano che in carriera ha superato le 250 presenze tra i Dilettanti.

Come Forte, Esposito e il tecnico Cazzarò, sbarca in Sicilia dopo una felice esperienza nel girone H: “Il mister ha allenato il Taranto, Gennaro era a Nola, Francesco ad Andria. È un concentramento impegnativo e molti dirigenti lo seguono, alla ricerca di calciatori utili. Il direttore Obbedio mi ha contattato ed aveva già visto delle mie partite”.

Antonello Giordano
Antonello Giordano con la divisa del Francavilla

Dopo avere deluso per due stagioni consecutive le grandi aspettative estive, il club di Sciotto insegue la svolta: “Mi hanno prospettato la possibilità di una stagione di vertice in una piazza importante. Non a caso ho visto che la società ha ingaggiato anche giocatori provenienti dalla serie C. Cercheremo di fare il meglio possibile, di crescere e portare in alto il nome di una città che ha grande tradizione nel calcio”. 

Per ben dieci stagioni Giordano ha giocato nella sua Campania, tra Nocera, Cava dei Tirreni, Vallo della Lucania e Battipaglia. Adesso il grande salto: “Sono stato sempre vicino casa ma negli ultimi due anni mi sono spostato tra Basilicata e Abruzzo. Adesso la Sicilia per via di una chiamata che non si poteva rifiutare”.

Antonello Giordano
Antonello Giordano celebra una delle quindici reti messe a segno in carriera

All’imponente difensore salernitano, che tocca i 190 centimetri, non sono mancate le soddisfazioni in carriera: “Con la Nocerina, da under, ho ottenuto un secondo posto e poi la promozione ai playoff. Abbiamo battuto il Vico Equense soltanto a fine giugno, perché all’epoca dopo gli spareggi nel girone c’erano anche semifinali e finali nazionali. Ricordo con piacere una piazza calda come Cava. Con Picerno e Gelbison ho vissuto stagioni di vertice e mister Pepe ci chiedeva di salire e cercare la rete su palla inattiva. Il gol con il Manfredonia su punizione indiretta è stato fin qui il più bello della mia carriera: ho tirato dai 25 metri sotto l’incrocio dei pali”.

Antonello Giordano
Antonello Giordano con una polo della Cavese

L’Acr si è già assicurato sette over dal curriculum rilevante ma conterà tanto anche il rendimento degli under: “Sono importantissimi. Ne giocano quattro ma pesano quanto gli over di movimento – rimarca Giordano –. Obbedio sta facendo un lavoro straordinario. Ho sentito parlare di ragazzi come De Meio, che arriva dalla Vastese, Buono, che ha vinto la D con l’Avellino, e Strumbo, reduce dal buon campionato con il Roccella. Sono contento di lavorare con mister Cazzarò, che ha un’ottima fama sia come allenatore che come persona”.

Giordano lascia la penisola con grande entusiasmo: “A livello personale ho la voglia di un bambino. Darò il massimo negli allenamenti, anche per rappresentare un esempio per i ragazzi più giovani. Per me la Sicilia rappresenta un’esperienza nuova. Dopo le vacanze non vedo l’ora di riprendere”.

Antonello Giordano
Antonello Giordano con la divisa della Battipagliese

Obbedio e Cazzarò puntano tutto sul 3-4-1-2: “Negli ultimi anni ho giocato con la difesa a tre, da centrale o sul centro destra e mi piace tanto. Mi trovo benissimo, è il modulo più adatto alle mie caratteristiche”.

Anche Forte, De Meio e Buono superano ampiamente i 180 centimetri, che è l’altezza di Fragapane e Strumbo. Sarà un Messina tutto muscoli? “Saremo una squadra abbastanza fisica, ma per vincere ci vogliono anche altre caratteristiche. La società si fida di noi ma è consapevole che serve anche altro, dentro e fuori dal campo”.

In Toscana si preparerà l’annata, senza conoscere ancora i nomi delle avversarie: Chianciano Terme per me rappresenta una novità ma sono stato anche più lontano in ritiro. Giocheremo in un girone competitivo, puntando comunque al massimo. Non so se ci sarà il Palermo ma troveremo comunque piazze importantissime, dal momento che Savoia, Turris e Foggia sono le altre potenziali sfidanti”.

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