All’orizzonte ci sono le partite importanti per il Gioiosa, pronto a lasciarsi alle spalle le polemiche seguite alla sconfitta di Milazzo. Nei prossimi venti giorni i biancogranata si giocano buona parte delle chances di salvezza, affrontando in casa consecutivamente la Rosmarino e la Leonzio, prima della sfida di Mazzarrone e di una nuova gara casalinga con la Jonica.
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A questa serie di appuntamenti i biancogranata arrivano con il fiato corto per via di qualche risultato negativo, considerato che l’ultima vittoria risale al 7 dicembre scorso, in casa del Real Siracusa Belvedere. Il tecnico Mirko Silvestri si aggrappa alle prestazioni positive di un gruppo che ha sempre cercato di arrivare al risultato attraverso il gioco. A destare qualche preoccupazione è però la sterilità offensiva.
“Purtroppo da inizio stagione paghiamo la poca efficacia in fase realizzativa e questo mi dispiace soprattutto per i ragazzi, perché a parte qualche rara occasione la squadra ha sempre offerto prestazioni importanti, uscendo dal campo sempre a testa alta. Nell’ultima partita interna pareggiata 0-0 con la Leonfortese si è giocato ad una porta sola e meritavamo un successo ampio. Invece a Milazzo abbiamo perso soltanto per un rigore a dieci minuti dalla fine. I ragazzi esprimono un buon calcio fino agli ultimi sedici metri: a quel punto si sbaglia la scelta del tiro o del passaggio o semplicemente per sfortuna non si riesce a concretizzare e portare a casa quello che meritiamo. Però le prestazioni sono buone e continuando a giocare così le vittorie non tarderanno ad arrivare”.
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Silvestri è consapevole dell’importanza delle sfide dell’immediato futuro, a partire dal delicato derby con la Rosmarino: “Sarà probabilmente la sfida più importante dell’anno, almeno fino a questo momento. Più in generale durante questo mese andremo ad affrontare sfide molto importanti, contro squadre con un livello pari al nostro. Siamo arrivati nel momento decisivo, fare un buon numero di punti vorrebbe dire dare la stoccata definitiva al discorso salvezza e non essere costretti a dover giocare con l’acqua alla gola, cercando di fare più punti possibile nelle ultime tre o quattro giornate”.
Il tecnico gioiosano è comunque soddisfatto del percorso compiuto dalla sua squadra: “Il ripescaggio è avvenuto ufficialmente il 9 agosto, il 19 abbiamo iniziato la preparazione e se qualcuno quel giorno mi avesse detto che ad inizio febbraio avremmo avuto 24 punti e saremmo stati fuori dalla zona playout ci avremmo messo non una ma dieci firme. Del gruppo di giocatori che hanno iniziato con noi in estate ne sono rimasti pochissimi: la squadra è stata costruita cammin facendo, soltanto che nel frattempo si giocava e in palio c’erano i tre punti. Sono arrivati tanti giocatori stranieri: gettarli subito nella mischia dopo pochi allenamenti non è mai semplice, ma la squadra ha sempre risposto presente e di questo dobbiamo essere orgogliosi”.