“Era nei progetti societari vincere il campionato – spiega Giardina – e in estate non ho esitato ad accettare la proposta del Marsala. L’annata è stata ottima ed i programmi sono stati rispettati in pieno, vincendo campionato e Coppa. Adesso speriamo di continuare così anche in futuro”.
Ma com’è nata la passione per il beach soccer? “Ne avevo già parlato lo scorso anno con il presidente Giacomo Picciolo che ha rinnovato il suo interesse nei miei confronti. Una persona del suo spessore va premiata per gli sforzi che fa. Così ho detto subito sì, perché questo sport mi incuriosisce molto e l’ho spesso seguito in tv, vedendo cimentarsi tanti ex calciatori di grande fama. Sarà certamente un’esperienza positiva”.
Quali le maggiori differenze tra calcio a 11 e beach soccer? “Ci vorrà molta più forza, in quanto la sabbia non è un terreno di gioco normale. E’ importante anche la gestione della fatica, poiché giocare sulla sabbia è assai più dispendioso. Occorrerà, inoltre, far amalgamare bene il gruppo, non avendo molto tempo per conoscerci tra compagni di squadra”.
Giardina è uno specialista in calci piazzati. Tante le prodezze andate a segno: nel 2012 una sua perfetta punizione all’incrocio regalò il successo al Città di Messina nel derby con l’ACR valido per la Coppa Italia di Serie D. “Mi sono documentato su come si calciano le punizioni nel beach soccer e se un giocatore è abile può sfruttare le sue doti. Spero quindi di potermi togliere qualche soddisfazione del genere anche in questa disciplina”.