Il Sant’Agata ha piazzato un vero e proprio colpo salvezza. superando al “Fresina” il Castrovillari. Tre punti pesanti per i ragazzi di Mimmo Giampà, che adesso sono a un solo punto dalla salvezza diretta, obiettivo che sembrava irraggiungibile appena poche giornate fa. Il match con i calabresi è stato deciso dalle prodezze di Tripicchio.
Il tecnico esalta la prestazione dei suoi ragazzi, bravi a rimediare anche a qualche scelta dalla panchina su cui recita il mea culpa: “Sono stati bravi, io invece li ho messi in difficoltà. Non tanto per il cambio di modulo, quanto perché ho chiamato uno schema su cui abbiamo preso il gol in ripartenza. Hanno messo una pezza a un errore del mister. Dopo il gol abbiamo sofferto, ma è normale. Il Castrovillari ha gente di categoria ma dalle loro palle lunghe non sono scaturiti grossi pericoli. Naturalmente con un vantaggio risicato basta un niente per compromettere la partita: non è successo e li devo ringraziare”.
Alla fine è arrivata una vittoria fortemente voluta da tutto il gruppo: “Ci mancano dieci finali ed è normale che al termine della gara si sia sofferto pure per l’importanza della posta in palio. Non mi era piaciuto che alcuni calciatori per spronare i compagni hanno usato come metro di paragone Marina di Ragusa: non è corretto e non deve accadere. Mi dispiace per l’espulsione di Costa, in quanto si perdono giocatori importanti. Abbiamo, tuttavia, una rosa in grado di sopperire alle assenze”.
Adesso anche il reparto offensivo sta girando a dovere: “Ultimamente stiamo offrendo grosse prestazioni ed è normale che poi qualcuno si esalti. Con il Cittanova abbiamo creato e sbagliato il rigore, stesso discorso con il Rotonda. Non posso accettare commenti sulla presunta mancanza di un attaccante. Abbiamo un reparto forte: è toccato a Tripicchio, ma potevano esserci Cicirello o a Caruso. Non mi piace fare tabelle, tuttavia bisogna considerare sempre quota quaranta punti, che spero siano sufficienti. Grazie a questa vittoria ne dobbiamo fare meno. Lavoreremo fino a sabato, poi darò ai ragazzi due giorni liberi”.
Alla fine l’esultanza che racchiude tutta la soddisfazione per i frutti raccolti in queste settimane di duro lavoro: “Se qualcuno ha sbagliato chiedo io scusa a nome di tutti, ma deve esserci stato un errore. Io ho perso 6-1 con il Dattilo e mi sono chiuso un’ora e mezza nello spogliatoio da solo, mentre fuori gridavano: fa parte del calcio. Siamo stati penultimi e abbiamo subito umiliazioni e i ragazzi stanno lavorando e soffrendo, altrimenti non avrebbero raggiunto certi risultati. Il Fc Messina? I derby li ho vinti arrivando sereno alla partita. Se giochi Messina-Catania non devi caricare niente. I ragazzi lo sanno, non servono ulteriori stimoli per vincere”.