Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli era l’ospite più atteso all’Istituto statale superiore ‘Minutoli’ di Fondo Fucile. E dal numero uno della serie C è arrivato pieno sostegno al massimo dirigente dell’Acr, che vive l’ennesimo momento delicato della sua storia: “Io ho fatto il dirigente in piazze del Sud, dove con una vittoria ci si sente già in Europa e dopo una sconfitta già retrocessi. C’è grande passione ma manca un po’ di equilibrio. Se togliamo il Palermo in B, tra i professionisti in Sicilia c’è soltanto il Messina, quindi esserci ha un grande valore”.
Ma il riferimento era legato soprattutto alle pratiche volte all’iscrizione formalizzate in estate: “La Lega Pro non ha la possibilità di visionare la parte fiscale e contributiva dei club promossi dalla D alla C, che nelle annate precedenti non erano ancora spa ma club dilettantistici. Le difficoltà serie emergono al secondo anno di C. Il Campobasso è fallito per una cifra pari ad un quarto di quella saldata dal Messina in sede d’iscrizione. Il presidente Pietro Sciotto ha tirato fuori i soldi e ha risolto la questione. Tra un anno peraltro i cinque anni precedenti sarebbero andati in prescrizione ma è intervenuto comunque”.
La sfida tra Acr e Monterosi sarà la prima con calcio d’inizio alle 12. Ghirelli ha spiegato perché: “Ho telefonato al presidente Sciotto, che ha aderito subito. Qualche settimana fa per primo ha scelto di aderire anche alla “Giornata della Gentilezza”. Tutti vogliamo la vittoria della nostra squadra, ma tifando per e non contro. Domenica prossima tutti i presidenti accoglieranno gli ospiti, donando un dolcetto e un biglietto. L’accoglienza deve essere una pratica quotidiana e non un caso. Il Monterosi invece è il primo club che ha già giocato alle 12:30 nelle scorse settimane. Ovviamente se Sciotto tra qualche settimana mi dirà “Io in notturna faccio sold-out e riempio lo stadio” avrà il mio consenso perché il calcio senza tifosi non è la stessa cosa”.
Dalla Lega Pro arriva infatti una seria riflessione sulla crisi energetica: “Dobbiamo ridurre i costi, bisogna abbassare la temperatura delle docce ed eliminare una parte delle luci. Sono soluzioni tampone da attuare. Non imporrò nulla a tutti perché bisogna adeguarsi gradualmente. Io stesso ammetto che ho difficoltà a cambiare stile di vita ma l’invasione russa in Ucraina e la crisi conseguente, che arriva peraltro dopo la pandemia di Covid-19, ci hanno imposto un brusco risveglio e ci mettono gravemente in difficoltà. E il timore, nonostante l’appello arrivato nelle ultime ore da Papa Francesco, è che la soluzione non arriverà affatto in tempi brevi”.
