Le presenze sugli spalti del “Franco Scoglio” non sono state certo eccezionali: meno di duecento paganti, in aggiunta ai mille abbonati, parte dei quali sta disertando lo stadio per via dell’avvio deludente del Messina, per il quale la società è finita nuovamente sul banco degli imputati. Il tifo organizzato ha peraltro esposto uno striscione per contestare l’adozione del nuovo orario delle 12, pensato per fronteggiare la crisi energetica e ridurre i consumi. Non è mancato qualche coro di dissenso.
È comunque soddisfatto il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, raggiunto telefonicamente dalla nostra Redazione: “L’esperimento è riuscito anche se logicamente servono tempo e correttivi. Per cambiare davvero il nostro stile di vita occorre una rivoluzione culturale. Pensavamo che tutto non avesse limite e invece le fonti di energia adesso scarseggiano e ci impongono dei sacrifici. La crisi indotta dalla guerra peraltro non sarà di breve durata e inciderà fortemente”.
La Coldiretti ha allestito una sala hospitality, in cui anche il numero uno della serie C ha potuto apprezzare le specialità culinarie siciliane: “Ho incontrato tanti messinesi e grazie a loro ho scoperto alcuni vantaggi che sinceramente non avevo preso in considerazione prima. Mi hanno ringraziato perché con la partita alle ore 12 avrebbero avuto la possibilità di pranzare a casa con le famiglie e gli amici e seguire poi in serata la serie A”.
Un aspetto chiave per Ghirelli, come il sabato destinato alla serie B già da qualche stagione: “Alle 12 di domenica non c’è concorrenza, mentre nel pomeriggio e in serata erano calendarizzati big-match come Roma-Lazio e Juve-Inter, che ci avrebbero fatto perdere spettatori. Così si evita la concomitanza e paradossalmente la serie C fa sistema e consente ai tifosi di Lega Pro di seguire anche le squadre per le quali simpatizzano in A”.
Il presidente della Lega Pro è consapevole che alle 12 non sarà comunque semplice attrarre il grande pubblico: “Devo dirvi che la pioggia mi aveva spaventato perché lo stadio è senza copertura e le temperature erano più basse dopo tanti mesi di caldo. Inoltre Messina-Monterosi, non si offenda nessuno, non era una partita di cartello come ad esempio Catanzaro-Crotone”.
Il Sud vive un grande momento e Ghirelli fa il suo in bocca al lupo all’Acr: “Mi auguro che nelle prossime settimane possano arrivare risultati e più presenze al Franco Scoglio. C’è un riscatto del sud, con il Napoli e la Salernitana in A, il Palermo e il Bari appena approdati in B. Nelle ultime due settimane abbiamo avuto dei “sold-out” per Catanzaro-Crotone ma anche per Torres-Olbia. Non a caso abbiamo ritenuto prioritaria la prossimità territoriale nella riforma della formula”.
Da anni si ipotizza una riduzione delle squadre in A, B e Lega Pro e si era paventata la nascita di C e D d’élite. Adesso la C ha ipotizzato la creazione di sei gironi da dieci squadre e di successive Poule Promozione e Retrocessione. Ghirelli fa chiarezza: “La rinnovata formula del torneo di C è compatibile con la riforma di tutto il sistema calcio perché manteniamo i play-off. Proponiamo di farle insieme subito ma se questo ostacolerà i piani della Figc la posticiperemo di un anno. A poker ogni tanto si dice “vedo” per scoprire un eventuale bluff e allo stesso modo dopo avere posticipato per anni e anni la riforma questa non slitterà certo per responsabilità della C”.
L’impegno contro la crisi energetica proseguirà allargandosi all’attività di base: “Proponiamo di giocare con il sole e di abbassare di qualche grado la temperatura delle docce e dei riscaldamenti. Misure da attuare subito. Abbiamo avviato un’indagine con tutte le società per ammortizzare nei prossimi mesi i costi introducendo impianti eolici e fotovoltaici. Il piano di efficientamento è indispensabile nei centri sportivi giovanili, dove ci si allena il pomeriggio e la sera perché i ragazzi la mattina vanno a scuola”.