Il CTS ha approvato le indicazioni relative alle misure da applicare in caso di contagio da Covid-19 negli sport di squadra, il Ministero della Salute ha pubblicato la nuova Circolare al riguardo e la Figc ha modificato il suo protocollo nella medesima materia.
“L’aggiornamento del protocollo federale – sottolinea il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli – prevede il rinvio delle gare in caso di positività del 35% dei componenti della rosa di ciascun club. La Lega Pro, a seguito della nuova ondata epidemica, aveva bloccato il suo campionato gestendo questa situazione con fermezza, ma anche con la ragionevolezza che l’evoluzione della pandemia rendeva necessaria”.
La Lega Pro ha elaborato una nuova programmazione dei calendari, tenendo conto di criteri riguardanti: date di Coppa Italia, turni infrasettimanali e impegni delle Nazionali. Tutti i club torneranno regolarmente in campo il 22 e 23 gennaio con la quarta giornata del girone di ritorno. “Con i club abbiamo governato questa quarta ondata pandemica ponendo in primo piano la salvaguardia della salute ed il rispetto della regolarità dei campionati, garantendo ad ogni squadra le stesse opportunità”, continua il numero uno della terza serie.
“Il calendario al momento prevede il recupero delle partite non disputate nelle date libere più vicine. Appena avremo contezza che l’ondata pandemica si sarà attenuata in modo considerevole, insieme al Consiglio Direttivo, si provvederà alle eventuali modifiche che si riterranno necessarie. La Lega Pro ha posto il problema ineludibile dei ristori per i club con il Governo. I danni sono stati e sono enormi, i club assicurano giocando posti di lavoro e garantiscono la funzione sociale del calcio di Serie C”, ha ribadito Ghirelli.
Infine il tema legato a presenze e quindi incassi, decisamente ridimensionati dalla pandemia: “Significativa per la Lega Pro sarà la gestione della capienza degli stadi alla ripresa delle partite. Non mi stancherò mai di sollecitare ognuno di noi ed i tifosi perché si rispetti il distanziamento sociale e si indossino le mascherine. Soltanto questi comportamenti virtuosi potranno consentire l’affievolimento dei contagi e l’apertura dei nostri stadi”.