Il sorteggio dei calendari di Lega Pro è slittato ancora e questa volta è stato rinviato a data da destinarsi. Le ripercussioni potrebbero essere evidenti, come ha ammesso il presidente della serie C Francesco Ghirelli ai microfoni di TuttoMercatoWeb: “Noi abbiamo rispetto del provvedimento ma non si può non evidenziare che i club di Lega Pro abbiano subito un danno rilevantissimo. In particolare, se dovesse essere confermata la data del 25 agosto si dovrebbe rinviare l’inizio del campionato previsto per il 28 agosto. Occorre che i tempi delle decisioni rispettino le esigenze delle imprese, in questo caso sessanta club di calcio. Se ciò non avviene si procura un grave danno economico oltre che di immagine”.
Il Consiglio di Stato, accogliendo la richiesta di sospensiva presentata dal Campobasso, ha stravolto i piani della Lega: “Questa vicenda pone la questione che dovrà essere affrontata col nuovo governo che scaturirà dalle elezioni del 25 settembre: dovrà essere richiesta una regolamentazione degli organi di giustizia che non penalizzi il prodotto calcio, le decisioni debbono essere calendarizzate affinché venga salvaguardato l’inizio dei campionati. Perché non si può anticipare la seduta del Consiglio di Stato? Oggi siamo al 5 agosto. Perché bisogna arrivare al 25 agosto? È un problema di ferie? Spero di no, essendo in gioco un gravissimo danno economico per sessanta club-società di capitali”.
Ghirelli ritiene che la pronuncia che rimette in gioco i molisani vada a cozzare contro precedenti disposizioni: “Mi permetto un giudizio nel merito della motivazione che sorregge il decreto del presidente Luciano Barra Caracciolo. Primo, il mancato rispetto di aver ottemperato ai pagamenti non può avere come giustificazione la crisi che attanaglia l’Italia. Le sessanta squadre che sono in regola sono fesse perché hanno pagato? Il Consiglio di Stato si è pronunciato negli anni precedenti in modo sostanzialmente opposto all’ultima decisione, cosa è cambiato? Nell’apparato produttivo italiano se una impresa fallisce, non c’è organo che interviene per mantenerla in vita”.
Dopo i ripescaggi di Fermana e Torres, considerato che anche il Teramo si è rivolto al Consiglio di Stato, nel caso di un doppio accoglimento, si paventa lo scenario di una Serie C a 61 o a 62 squadre. “Auspico che vengano accorciati i termini e si fissi una riunione del Consiglio di Stato in tempi utili per iniziare il campionato nella data fissata, evitando un danno gravissimo. Nel caso in cui succedesse una cosa di questo tipo, l’unica cosa che potremmo fare è rispondere come Garibaldi: obbedisco”. Eppure, secondo le prime indiscrezioni, l’organo giudicante avrebbe respinto la richiesta della Figc di anticipare i tempi. La Federazione si era mossa in modo da permettere la disputa della prima giornata di campionato, prevista il 28 agosto. Ma lo slittamento a questo punto sembra inevitabile.