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Ghartey “chiama” il calcio che conta: “Regalami una chance di carriera”

A oltre un mese dall’ultimo suo impegno agonistico della stagione 2013/14 – le finali nazionali juniores disputate con il Pistunina campione regionale di categoria – non si è ancora mossa foglia circa un suo possibile salto verso una categoria più importante. E di questo ne soffre particolarmente Prezioso Ghartey, non avendo visto finora fruttare i suoi ragguardevoli numeri stagionali in maglia rossonera: 45 gol in 55 partite, di cui 14 su 29 con la prima squadra e 31 su 26 partite con la juniores. “Mi sento molto ansioso – ammette l’attaccante coloured ma messinese di nascita classe ‘94,e di proprietà del Messina Sud – perché di mezzo c’è il mio futuro, comunque in mano a una persona a cui devo molto e della quale mi fido (il direttore sportivo del Pistunina Raimondo Mortelliti, ndr). Questa mia ansia deriva dal fatto di voler ricominciare a solcare il campo, ma un campo diverso e più importante da quelli frequentati sino ad oggi”.

Tante le voci di mercato su di lui in queste settimane: “Ho effettuato uno stage con la Tiger Brolo ma non credo che nutrano interesse nei miei confronti, anche se non nascondo che mi sarebbe piaciuto molto giocare in quella calorosa piazza. Il Viagrande ha dimostrato un forte interesse nei miei riguardi, ma di questo si sta occupando il diesse Mortelliti. Per il resto non so ne qualcun altro abbia parlato di me con lui. A tal proposito, vorrei fare una precisazione”.

La grinta leonina di Prezioso Ghartey,  mentre lotta tra due avversari della Reggiomediterranea
La grinta leonina di Prezioso Ghartey, mentre lotta tra due avversari della Reggiomediterranea

Quale?

“In questi mesi mi sono state chieste tante interviste, e le ho sempre accettate di buon grado non per cercare fama e visibilità personale, ma bensì per comunicare il mio messaggio a coloro che “contano” nel calcio”.

Punti a sfondare nel calcio per passione personale o anche per dare una mano alla tua famiglia?

Gioco a calcio per passione , ma ho finito la scuola e adesso faccio parte dei disoccupati. Ho lasciato l’università lo scorso anno per concentrarmi sul campo, andando contro la volontà di mia madre. Ma vorrei ripagarla, perché se lo merita e sopratutto anche per mia soddisfazione personale.

Vuoi nominare uno per uno i tuoi familiari, sempre se ti va e se a loro fa piacere?

Ho tre fratelli : Godfrey il più grande (classe ’92, ndr, centrocampista dalla eccellente visione di gioco, ndr), Benedetto e poi mia sorella Chardal. Loro rappresentano un pezzo insostituibile del mio cuore”.

Un cenno al tuo idolo Balotelli: è tutta colpa sua il fallimento dell’Italia in Brasile?

“La colpa è di chi lo accusa. Perché dovrebbe essere lui l’unico colpevole? Perché non è riuscito a far vincere il mondiale all’Italia? Se per questo nessun altro compagno è riuscito nell’impresa e gli errori li hanno commessi tutti. Si vince e si perde tutti insieme”.

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