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Gescal, Marino convocato in Rappresentativa: “Grazie alla mia splendida società”

Un lungo percorso lo ha portato fino alla convocazione nella Rappresentativa Nazionale Under 17 per lo stage in programma martedì 22 gennaio al “Centro Federale Territoriale” di Catanzaro. Un traguardo di prestigio per il centrocampista del Gescal, classe 2002, Paolo Marino.

Paolo Marino in azione con il Gescal

Ma dove ha mosso i primi passi e com’è nata la sua passione per il calcio? “Non si può spiegare come nasce la mia passione per il calcio, è nata e basta, credo di avercelo sempre avuto nel dna – ha raccontato –. Ho giocato nel Gescal sin da piccolo, poi a poco a poco ogni anno sono cresciuto sempre più mentalmente e fisicamente e ora sono qui. Il Gescal mi ha visto crescere e mi ha fatto diventare la persona che sono oggi. Umanamente mi hanno insegnato il rispetto e l’educazione e calcisticamente a credere in me stesso e a non mollare mai”.

La figura di Paolo Marino è simbolica per il settore giovanile del Gescal. Si tratta di un ragazzo che ci ha sempre creduto e sta ora ottenendo grandi risultati, vedi il titolo con gli Allievi Provinciali e quest’anno le presenze in prima squadra. Martedì 22 il centrocampista avrà l’onore di rappresentare il Gescal: “E’ sempre bello essere un “esempio”. Il mio piccolo segreto è non buttarmi giù e trasformare i problemi in un punto di forza per far bene. Se sono arrivato fin qui e martedì sarò a Catanzaro devo solamente dire grazie a questa splendida società che non mi ha fatto mai mancare nulla e mi ha dato sempre un motivo in più per rincorrere il mio sogno”.

Marino duella in mezzo al campo

Qual è la ricetta per essere un capitano perfetto, sia sul campo che fuori dal rettangolo verde? “Non so dare un consiglio specifico perché per me il calcio è uno sfogo e quando entro in campo non penso a nulla se non a fare del mio meglio. Le difficoltà? Gli infortuni e i momenti grigi nella vita purtroppo ci sono e ci saranno sempre, ma è proprio in quei momenti che bisogna essere bravi e trasformare tutto in punti di forza. Per quanto riguardo l’essere capitano, penso che se non si prova un amore specifico verso la società ed i compagni che ne fanno parte, allora è meglio lasciare la fascia”.

Mai pensato di mollare o cambiare casacca? “Ci sono state diverse occasioni, per vari problemi adolescenziali, nelle quali avrei voluto mollare, ma la differenza la fa sempre la mentalità. Ammetto di aver anche pensato ad un certo punto di cambiare maglia, ma l’amore che provo per questa società supera tutto”. E quali sono adesso i progetti per il futuro di Paolo Marino? “Il mio sogno è quello di arrivare in alto nell’ambito calcistico, senza mai tralasciare ovviamente gli studi”.

Si ringrazia per la disponibilità l’addetto stampa del Gescal, Alice Cucinotta. 

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