Nella decisiva sfida play-out di Acilia i peloritani hanno ceduto alla distanza contro la Pallanuotisti Roma, che si è imposta per 9-7: “L’episodio di Gabriele Paratore mi lascia dei dubbi – ha evidenziato il tecnico messinese – Se quel fallo è stato sanzionato con l’espulsione dell’avversario andava decretata la brutalità. Nel finale di torneo la classifica in coda è stata falsata. Adesso confidiamo in un ripescaggio”.
La trasferta di Acilia ha riservato una sgradita sorpresa all’Ossidiana, condannata alla retrocessione dai Pallanuotisti Nuotatori Roma. Ovvia l’amarezza del tecnico Nicola Germanà, che a lungo aveva pregustato l’impresa salvezza: “Ci siamo comportati benissimo per tre tempi, ma nel quarto ha pesato il non poter contare su Giovanni Mantineo, che ha subìto due espulsioni nel primo tempo ed una nel terzo, appena rientrato. Per nostre caratteristiche sfruttiamo molto gli schemi con il mancino e nelle fasi con l’uomo in più è sicuramente mancato”.
Nel finale, piuttosto caldo anche in virtù del peso della posta in palio, il direttore di gara non se l’è sentita di punire come probabilmente avrebbe dovuto un intervento piuttosto duro nei confronti di un messinese: “Nel quarto parziale non abbiamo avuto la giusta lucidità e poi c’è stato l’episodio di Gabriele Paratore che mi lascia dei dubbi. Se quel fallo è stato sanzionato con l’espulsione dell’avversario andava decretata la brutalità. Con l’arbitro, in buona fede, abbiamo discusso e mi ha detto che non ha visto il pugno, ma soltanto il giocatore andare sotto”.
Il declassamento arriva dopo che i peloritani sono stati risucchiati nelle sabbie mobili della classifica proprio nelle giornate conclusive: “Non dovevamo comunque trovarci in questa situazione e non meritavamo affatto la retrocessione a livello di classifica, purtroppo falsata da quanto accaduto nelle ultime due giornate. Non c’è stata sportività a mio avviso, considerato come alcune squadre che ci seguivano sono riuscite a conquistare punti. Noi abbiamo chiuso penultimi, perdendo di un solo gol a Cosenza e battendo i silani di cinque reti in casa. Con la quartultima, inoltre, abbiamo vinto sia dentro che fuori”.
Germanà recita comunque il mea culpa per i punti dilapidati nel corso della stagione: “Eravamo una matricola ed abbiamo sbagliato anche alcune partite, in quanto potevamo fare meglio soprattutto nel girone d’andata, mentre nel ritorno abbiamo offerto una buona pallanuoto. Tanti fattori hanno concorso a questa retrocessione, ma non è stata una stagione fortunata, basti pensare che Vinci e Paratore erano in dubbio fino all’ultimo per la gara decisiva e sono scesi in vasca a mezzo servizio. Ora speriamo di fare meglio il prossimo anno, magari attraverso un ripescaggio. La società dovrà presto compiere delle scelte importanti. Naturalmente punteremo forte sul settore giovanile, programmando al meglio l’attività”.