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Gelbison, 16 positivi! Il presidente Puglisi: “A Troina gestione da dilettanti”

“Ci tengo a comunicarvi che attualmente nel nostro comune sono presenti 16 positivi al Covid-19, tutti riconducibili alla squadra di calcio Gelbison. Tra questi 6 sono paucisintomatici (lievi sintomi) e i restanti 10 sono totalmente asintomatici. Questi risultano già in isolamento da qualche giorno ed è stata ricostruita la catena dei contatti”. Il sindaco di Moio della Civitella Enrico Gnarra ha annunciato il vero e proprio focolaio venutosi a creare nella Gelbison. La squadra rossoblù ha dovuto rinviare gli ultimi impegni con Sant’Agata e Acr Messina e la luce in fondo al tunnel appare ancora lontana.

Gelbison
La Gelbison ha ben sedici positivi in squadra

Tutto è cominciato dalla trasferta di Troina e il presidente Maurizio Puglisi ha ricostruito i fatti in una conferenza stampa, non risparmiando un duro attacco al club ennese: “Sin dall’inizio abbiamo applicato il protocollo Covid come le squadre professionistiche, ma altri non hanno fatto lo stesso. Purtroppo siamo incappati nella sfortuna di incontrare il Troina il 18 ottobre scorso e ci siamo confrontati col dilettantismo. Siamo andati a finire nella tana del lupo del Covid. Abbiamo disputato quella partita in un campo dove non c’erano recinzioni e non era possibile rispettare certi protocolli. Per questa trasferta all’andata siamo arrivati in Sicilia in due giorni, al ritorno abbiamo fatto 14 ore di pullman di viaggio continuo. Tornando da Troina non siamo stati messi a conoscenza che loro già da lunedì avevano tre casi asintomatici di Covid, ma non ci hanno permesso di stringere i protocolli di protezione attorno alla squadra. Abbiamo saputo tutto in ritardo, soltanto giovedì sera da indiscrezioni e ne abbiamo avuto conferma venerdì da un comunicato del Troina. Da lì abbiamo immaginato che il problema potesse essere serio”.

Troina
Sotto accusa la gestione dei protocolli da parte del Troina

Dal primo comunicato erano stati annunciati quattro positivi, mentre gli altri erano negativi, poi la situazione per la Gelbison si è decisamente aggravata, tanto da arrivare a 16 casi di positività nel gruppo squadra: “Allo stato attuale siamo costretti a registrare altri 10 casi di cui 6 sintomatici con problemi all’olfatto e al gusto e 4 paucisintomatici. Intanto per i primi positivi che non presentano sintomi sono in programma i nuovi test entro il 7 novembre e dopo una settimana per tutti gli altri. Tutti i calciatori sono stati isolati”, annuncia il presidente Puglisi.

Per il futuro del campionato il massimo dirigente dei cilentani è netto: “Neanche la serie D doveva partire senza applicare le norme dei professionisti. Inoltre voglio dire che a questo punto non scenderemo in campo se le formazioni avversarie non faranno prima i tamponi e ci forniranno dati certi sulla loro condizione di salute. Non si può fare uno sport di squadra senza controlli almeno ogni quattro giorni. Avete visto anche le difficoltà in serie A nonostante tutto, basti pensare al caso del Genoa. I componenti delle squadre stanno in contatto continuo, allenandosi cinque giorni alla settimana. A questo punto ritengo che sarebbe giusto fermare il campionato almeno per un mese e aspettare l’arrivo dei tamponi rapidi più accessibili alle società, questo sarebbe un primo step”.

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