Gela battuto 3-0 a Messina nel festival dei calci di rigore. Due trasformati da Genevier per il Messina, uno fallito da Ragosta per gli ospiti. Il tecnico biancazzurro Karel Zeman recrimina: “E’ un risultato che non corrisponde alla partita giocata. Nel primo tempo abbiamo reso meno rispetto alle aspettative, però credo che fosse una gara equilibrata, decisa da rigori dati e non dati, segnati e non segnati. Con l’espulsione è diventato poi tutto più difficile, ma anche in dieci uomini abbiamo dominato il secondo tempo. Purtroppo il risultato dice diversamente perché anziché accorciare le distanze siamo andati sotto di tre gol. Di solito non ci capita di giocare gare così equilibrate, il Messina ha fatto di più rispetto alle altre. Trovarsi dei terreni del genere, inoltre, non aiuta a giocare meglio, ma sicuramente noi potevamo fare qualcosa in più”.
Duro il ds del Gela Giovanni Martello sull’arbitraggio: “La partita è stata indirizzata da un arbitro non all’altezza che ha concesso il primo rigore in maniera ridicola, in più ha ammonito il mio giocatore per un fallo inesistente. Siamo molto rammaricati, senza subire un tiro in porta abbiamo perso per 3-0. C’era anche l’espulsione di Petrilli in occasione del calcio di rigore a noi concesso, era ultimo uomo ed è stato solo ammonito. La squadra ha fatto quello che doveva fare e nel secondo tempo, pur in dieci uomini, ha combattuto e creato qualche situazione pericolosa per cercare di riaprire la partita”.