A cinque mesi esatti dall’annuncio di una prima intesa, il Messina sembra davvero pronto a voltare pagina. Secondo quanto anticipato dalle redazioni di Rtp e Gazzetta del Sud, è stato infatti già siglato un contratto preliminare tra il presidente Pietro Sciotto e l’Aad Invest Group, la società franco-americana, con sede legale in Lussemburgo, della quale si parlava ormai dall’estate scorsa.
Secondo quanto anticipato dal collega Antonio Sangiorgi e rivelato nei dettagli da Marco Capuano, il massimo dirigente, accompagnato dai suoi consulenti, ha trovato l’intesa con i rappresentanti della cordata che da mesi era in trattativa per rilevare il club giallorosso. L’Aad Invest Group, che recentemente ha annunciato l’intenzione di quotarsi in borsa, gestisce almeno un altro club in Europa, il Kmsk Deinze, club che milita nella seconda serie belga.
“Da diverse settimane, AAD Invest Group è attivamente impegnato nella regolarizzazione della situazione finanziaria del KMSK Deinze, in particolare per garantire il pagamento degli stipendi dei giocatori e dei dipendenti. KMSK Deinze stava affrontando una situazione critica prima della sua acquisizione. AAD Invest Group ha scelto di salvare il club dalla bancarotta, quando nessun altro acquirente si era fatto avanti. In meno di cinque settimane, abbiamo avviato un processo di recupero che, in condizioni normali, richiede dai tre ai cinque mesi. Già nel mese di ottobre è stato intrapreso un primo importante provvedimento: AAD Invest Group si è fatto carico di parte delle spese legali, precedentemente sostenute dall’ex proprietario, per evitare la liquidazione del club” si legge in una nota stampa emanata dal gruppo.
Già nella prima intesa era stato concordato il passaggio dell’80% delle quote, con il 20 rimasto in mano all’attuale presidente. Di certo lo stadio deserto e il netto abbattimento degli introiti legati ad incassi e sponsor hanno rappresentato un duro colpo per il club. Non sono aumentate neppure le somme garantite dai diritti tv e dall’intesa con Sky e Now, lontane anni luce dagli standard dei club di A e B.
Un’altra cocente delusione è arrivata da Firenze, nonostante gli annunci in pompa magna della Lega Pro, che in estate prospettò che gli introiti legati al minutaggio sarebbero quadruplicati. In realtà il Messina, che nella stagione 2023/2024 aveva incassato 313.731 euro, nella prima tranche di quest’anno ne ha ottenuti 58.265, pur avendo sempre raggiunto il massimo dei minuti previsti. La prospettiva è quindi quella di incassare la stessa cifra di un anno fa, se non leggermente meno di quota 300mila.
La famosa “Riforma Zola” sembra infatti premiare soprattutto i club che schierano giovani cresciuti nel proprio vivaio, come il Benevento, mentre i benefici per gli altri sono residuali, dal momento che lo stanziamento complessivo è immutato e le somme in questione vanno divise tra ben 57 club (sono escluse le Under 23 di Juve, Atalanta e Milan, che hanno già ben altri benefit con le prime squadre).
Senza introiti aggiuntivi da botteghino, sponsor e minutaggio, e con la scadenza del prossimo bimestre di stipendi fissata per metà dicembre, oltre che con una contestazione perenne e senza soluzione di continuità, il presidente Pietro sembra quindi pronto a passare la mano dopo otto anni di gestione. L’Aad Invest Group ha al vertice Doudou Cissè. Secondo le indiscrezioni filtrate negli ultimi giorni (dopo mesi di anticipazioni, a volte fantasiose) il nuovo presidente che verrà individuato nelle prossime settimane, ad acquisizione definita, potrebbe essere un siciliano.