L’Orlandina nella stagione della ripartenza cercava nei suoi attori in campo energia, coraggio ed entusiasmo. Qualità che ha trovato in Flavio Gay, play-guardia piemontese con un debole per la Sicilia. Col team paladino ha firmato un contratto biennale a dimostrazione di quanto il club del presidente Sindoni scommetta sull’ex fromboliere di serie B con Cecina. “Era da diverso tempo che l’Orlandina mi cercava e io volevo fare quest’esperienza ma mi sono sempre preso il tempo necessario per abituarmi al salto di categoria tra B e A2. Avevo tante responsabilità al piano di sotto ma quest’anno non ho potuto dire di no ad una tra le società più importanti della cadetteria e a un coach come Sodini che reputo il migliore a questi livelli e probabilmente tra i primi in Italia. Rispetto all’inizio sto notando di essere cresciuto sia come giocatore che come uomo, voglio continuare così”.
Nell’ultima sfida ha risolto in contropiede la gara contro Treviglio permettendo ai biancazzurri di ottenere la quinta vittoria consecutiva in stagione e consolidare la terza piazza in classifica. “E’ stata una partita incredibile dalle mille emozioni. Fino a trenta secondi dal termine nessuno avrebbe creduto al nostro successo perché eravamo sotto di quattro punti. Ci abbiamo sempre sperato e quando abbiamo recuperato palla direttamente dalla rimessa sono stato lanciato in contropiede, ho segnato ed ero persino un po’ spaesato”.
La stagione del Covid regala sempre storie di pallacanestro inedita giocata in arene completamente spettrali, questo non passa inosservato nemmeno ai giocatori: “Col pubblico che esulta per un canestro e una bella giocata cambierebbe tutto. Manca l’esultanza e la festa a fine gara ma purtroppo è una situazione generale e speriamo che presto possa capovolgersi. E’ molto strano giocare in palazzetti vuoti ma come gruppo siamo fiduciosi che la gente e gli appassionati di questo sport possano tornare a vedere lo sport che tanto amano”.
Anche la vita e i ritmi dell’atleta sono scanditi da innumerevoli controlli della salute che caratterizzano la settimana quasi quanto gli allenamenti: “Noi facciamo tamponi ogni settimana. Lo scorso weekend pre-gara questi valori hanno confermato la positività di due elementi del nostro entourage. Anche a livello di precauzione una volta fuori dal parquet noi teniamo sempre la mascherina persino in sala video quando analizziamo gli avversari”.
Il gruppo parla una sola lingua in campo, voler sempre superare l’avversario e puntare a ben figurare. L’essere giovani si sta dimostrando una marcia in più secondo il tiratore di Tortona. “Abbiamo due americani che sono degli attaccanti nati e hanno le chiavi del nostro sistema offensivo. Attorno noi giovani cerchiamo per caratteristiche di dare sempre tutto. Ogni giornata sale alla ribalta un protagonista diverso, segno che nessuno è leader ma tutti siamo funzionali al progetto. Le ultime cinque vittorie di fila non sono un caso, il lavoro in palestra sta portando i suoi frutti e anche chi lo scorso anno giocava poco adesso è protagonista penso a Moretti che domenica ha disputato una gara clamorosa”.
Il segreto è non abbassare mai il piede dall’acceleratore, le motivazioni non mancano e l’ex Barcellona racconta un aneddoto significativo. “Anche in allenamento nelle partitelle 5vs5 nessuno di noi mai si risparmia perché non vogliamo perdere. Spesso non ci risparmiamo nei contrasti e alle volte veniamo richiamati per qualche fallo energico”.
I prossimi impegni di campionato saranno molto indicativi sul ruolo che l’Orlandina potrà rivestire in questo campionato. “Abbiamo all’orizzonte quattro trasferte di alta quota a partire dal posticipo di Orzinuovi, squadra reduce da sei vittorie in fila prima del confronto con la blasonata Torino. L’unica prestazione non all’altezza è stata quella di Mantova secondo me ma giocando tanto viaggi molto e non hai né il tempo di festeggiare né recriminare. In Lombardia sicuramente dovremo difendere forte e sviluppare il nostro gioco a campo aperto. Credo che assisteremo a una bella partita tra due ottimi attacchi specialmente dai tre punti”.
Un torneo quello di A2 lungo e selettivo. I valori possono essere presto riscritti in una stagione che sarà ricordata a lungo: “Con tante gare rinviate la classifica ancora non ha detto tutto, per noi ogni trasferta dalla Sicilia è un viaggio per cui si è deciso di concentrarle in un arco temporale ristretto”.
L’eroe contro Treviglio racconta del suo legame con questa terra e sugli obiettivi che lo spogliatoio si è prefissato: “Non mi sono mai trovato bene come in quest’isola. Ci vivrei tutto l’anno anche se ho famiglia al Nord. Sicuramente appena potrò voglio fare un giro completo di ogni zona perché ci sono luoghi di incredibile bellezza”.
In conclusione il giocatore debuttante in A2 che sta tirando col 92% ai tiri liberi ci racconta gli obiettivi che lo spogliatoio si è prefisso: “In realtà non facciamo previsioni a lunga distanza, anzi preferiamo pensare gara per gara. In tanti non ci consideravano una squadra da temere ma il nostro segreto è il coach che ci conosce bene, ci permette di giocare per come vogliamo facendoci esprimere al meglio. Però dopo una vittoria ci facciamo i complimenti nello spogliatoio o in pullman e nient’altro perché questo campionato è ancora agli inizi”.