L’1-0 firmato al 93′ da Tumminello vale una vittoria pesantissima nell’andata dei playout per la Gelbison che a Messina potrà contare adesso su due risultati per conquistare la salvezza a spese dei giallorossi. Il tecnico Giuseppe Galderisi, al primo successo della sua gestione dopo tre sconfitte rimediate in regular season, commenta in sala stampa: “L’esame scritto è andato, ma quello si fa da soli, l’orale sarà davanti a 10.000 persone. Abbiamo ancora un po’ di strada da fare, però bisogna riconoscere che per noi è un risultato importante. Lo abbiamo ricercato con i cambi, pensando a far male e non in modo conservativo. Lo spirito di questa squadra sta crescendo dopo un mese che siamo insieme e sta dando delle risposte. Il gol al 93′? Il calcio è fatto di queste cose, chi ci crede trova la soluzione. C’erano state però delle situazioni che potevano portarci in vantaggio prima contro una squadra forte”.
Sul Messina attendista visto al “Guariglia” di Agropoli dice: “Ho visto le ultime quattro o cinque partite del Messina per studiarli al meglio. Questa squadra ha davanti giocatori di categoria superiore, mentre i quattro dietro li ha tenuti sempre abbastanza fermi. Raciti sta facendo un grande lavoro, mi sono complimentato con lui perché se si ottengono nel girone di ritorno tutti quei punti non avviene per caso. Oltre alle qualità dei giocatori c’è un’idea di gioco, siamo stati bravi noi a prepararla bene, cercando di fargli male dove potevamo, sapendo della loro pericolosità in avanti quando ripartivano”.
“Abbiamo visto come questa squadra sia stata vicina al proprio allenatore e che avrebbero fatto tutto per chiuderci ogni possibilità di fare quel gol che volevamo. Loro hanno giocatori che cambiano la partita come Kragl, Balde, Perez e poi Ragusa una volta entrato. I nostri rischi dovevamo prenderli, ma abbiamo mantenuto il giusto equilibrio, avendo l’idea costante di andare a far male” ha poi aggiunto Nanu.
Tumminello è diventato il match-winner entrando dalla panchina. Mossa decisiva. “La formazione l’hanno saputa un’ora prima della gara, questa è la partita di tutti, non di chi parte titolare e chi no. Tutti potevano essere determinanti, sulla base di quello che vogliamo diventare e per il quale stiamo lavorando. Ho detto ai ragazzi che la partita l’avremmo vinta con chi sarebbe entrato e sono felice per Tumminello che non ha passato una bella settimana, però la società è stata brava e lui ha ricambiato nel modo migliore. La fortuna bisogna andare a cercarsela ed è capitata quella palla sul piede mancino di un giocatore che da lì sbaglia poco. I miei attaccanti hanno sempre lavorato tanto, raccogliendo molto, proprio perché la mentalità è quella di fare un gol in più. Marco deve lavorare, ma ha qualità incredibili”.
Due gli episodi arbitrali che non sono piaciuti a Galderisi: “Ho chiesto due cose all’arbitro, con la giusta educazione. Gli arbitri sbagliano come me e i giocatori. Sulla mancata ammonizione di Fumagalli mi ha detto che la punizione c’era ma non avendo perso il controllo della palla non poteva dargli un giallo, mentre io ho replicato che c’era nei pressi Infantino che poteva approfittarne. Sul rigore non dato, invece, mi ha spiegato che si erano strattonati entrambi, però il nostro andava per far gol, mentre il difensore era in ritardo e guardava l’attaccante, se non ci fosse stato quel suo gesto di furbizia sarebbe andato in porta”.
In vista della sfida di ritorno l’ex attaccante di Juve, Verona e Padova non se la sente di dare le percentuali ma sottolinea un aspetto: “Non è tanto per il gol fatto, ma per la convinzione che ci ha messo questa squadra. Andremo in uno stadio molto caldo, contro una squadra che sarà sotto pressione ed è meglio farlo con un gol di vantaggio, ma questo non cambia niente. La partita sarà difficilissima come sempre ai playout che sono diversi dai playoff. Avremo un gol non solo da difendere, ma da saper sostenere”.