Dai vivai locali all’approdo nel professionismo, fino ad lungo infortunio e al momentaneo ritorno a casa. Lui, calciatore classe 1990, è ancora svincolato, ma non vede l’ora di tornare in campo per una nuova avventura. Parliamo di Gaetano Adamo, giovane difensore centrale originario di San Piero Patti che attende la giusta chiamata dalle categorie che contano.
Reduce da una breve permanenza nel Due Torri, si lascia alle spalle una stagione difficile, che ha vissuto solo nella parte finale a causa di un problema fisico. “Quest’anno non è andata per il meglio – dichiara -, perché un infortunio alla caviglia mi ha costretto a declinare alcune offerte. Non sono potuto partire per il nord Italia, costretto ad allenarmi senza giocare. Finita la riabilitazione, mister Antonio Venuto si è interessato a me e sono stato felice di allenarmi nel Due Torri, diventando un suo calciatore per qualche mese”. Ma, adesso, potrebbe presentarsi una buona occasione per ripartire. Gaetano valuta senza essere precipitoso e restando atleticamente preparato. All’Iniziativa San Piero Patti sta appunto svolgendo la preparazione sotto la guida del prof. Basilio Arasi, cercando di farsi trovare al massimo della condizione da società interessate. “Ho delle proposte in Italia e all’estero, ma non posso sbagliare la mia scelta. Sarà un anno importante. Nel frattempo mi sto allenando a San Piero Patti, dove L’Iniziativa mi offre davvero un ottimo ambiente. Sembra di essere in categorie superiori, grazie ad uno staff tecnico invidiabile per organizzazione e competenze. In questo modo ho potuto rincontrare anche il direttore tecnico Roberto Curasì, che mi ha allenato nell’AS Capo D’Orlando”. E proprio nell’AS Capo D’Orlando, giovanissimo, Adamo ha debuttato in Eccellenza. Anni di crescita, che gli hanno procurato la chiamata dalla Toscana, dove ha trascorso due anni tra Eccellenza e serie D. Quelle stagioni al nord sono di certo state il trampolino di lancio.
“In Toscana avevo fatto bene – ricorda – e da lì mi si sono aperte le porte del professionismo. Dopo la serie D a Monte Sansovino, l’esperienza a Gubbio mi ha davvero forgiato.” In Umbria, Gaetano ha vissuto la storica promozione in serie B, passando sotto la guida di tanti e preparati allenatori. “Abbiamo fatto benissimo in C, venendo promossi, ma l’anno della B, nonostante la retrocessione, è stato per me un anno molto stimolante. Non posso dimenticare gli allenamenti di Gigi Simoni e di Fabio Pecchia (oggi vice di Rafa Benitez, n.d.r.) , che tanto hanno saputo trasmettermi grazie alla loro esperienza”. E, dopo Gubbio, le sue prestazioni finiscono in mani più importanti: quelle dell’FC Parma. “L’interessamento del Parma – afferma – mi ha molto gratificato. I suoi tecnici hanno scommesso su di me acquistando il cartellino, dopo la chiusura del mio percorso con un piede nelle formazioni primavera ed uno in prima squadra. Sono stato girato in prestito per due anni, conoscendo anche la Svizzera. Dopo un anno nella Lega Pro elvetica, Cosenza è stata un’altra occasione in cui ritengo di essere cresciuto. Cappellacci, altro mister che ricordo con piacere, ci ha condotti ad un secondo posto indimenticabile. Era un anno di serie C2 molto duro, ma la squadra ha saputo distinguersi. E’ un peccato che per me sia stato l’ultimo anno intenso… almeno fino ad ora”. Arriviamo quindi ad oggi, quando il difensore deve arrestare la sua corsa a causa dell’infortunio alla caviglia. Al Due Torri non riesce a scendere in campo nelle gare ufficiali, ma è almeno tornato in sesto, pronto a riprendersi quanto desidera. “Continuo ad innamorarmi quotidianamente di questo sport, a sudare e a tenermi pronto per tornare in campo. A disposizione di chi ha voglia di ingaggiarmi, posso solo mettere anni di esperienza a contatto con allenatori e società serie. Voglio – conclude – ripartire al massimo e con tanto entusiasmo”.
Per Gaetano il calcio non si è mai fermato, nonostante un anno sfortunato. Chissà che la chiusura del calciomercato, scaldata dalla bufera ancora in corso tra serie B e Lega Pro, non possa catapultarlo su un nuovo importante palcoscenico.