Ad Acireale è maturato il secondo pareggio della gestione di Ernesto Gabriele e per la seconda volta in stagione i granata sono rimasti a secco di reti di fronte al loro pubblico. Era accaduto soltanto il 17 novembre, con il Licata.
Il tecnico del Fc Messina è soddisfatto per la prova offerta dai suoi: “Abbiamo disputato una buona partita. Sapevamo che era un avversario duro da affrontare. Non abbiamo praticamente concesso alcun tiro in porta e controllato la loro fase di possesso, costruendo varie occasioni su un campo molto difficile”.
Giuffrida e compagni sono tornati a fare punti in trasferta dopo i ko con Palermo e Giugliano. I campani hanno nuovamente superato i peloritani, agganciati dal Troina al quarto posto. Resta però il +3 sull’Acireale sesto: “Non è stata la partita perfetta ma l’abbiamo giocata nel migliore dei modi. Considerato quello che si è creato, meritavamo qualcosa di più. Penso al palo di Dambros e a tante altre occasioni non finalizzate. Poi è normale che quando si scontrano due squadre di spessore si è anche costretti a volte a contenere”.
Nella stracittadina con l’Acr non ci saranno gli squalificati Giuffrida e Carbonaro. E l’assenza del capocannoniere di squadra si è fatta sentire ancora una volta. “Abbiamo preparato la partita sapendo di dovere fare a meno di una prima punta di riferimento. Melillo e Coria, due trequartisti, hanno agito tra le linee. Correnti e Dambros hanno svolto un lavoro enorme sugli esterni, inserendosi a più riprese. Domenico Marchetti era a mezzo servizio con una spalla malmessa, ma ha fatto bene come Quitadamo. Anche in mezzo al campo abbiamo offerto una prova di grande sacrificio”.
Nel finale positivo l’ingresso di Geran, subito incisivo. Gabriele si gode quindi la sua panchina: “È una costante, chi subentra dà sempre il massimo. Questo è sintomo di un gruppo composto da uomini e non da giocatori che pensano soltanto a fare un po’ di minutaggio. Sono uno spogliatoio fantastico, fuori dal comune”.