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Messina

Gabriele: “Dobbiamo crescere dopo l’anno zero. Con Aladje abbiamo un patto”

Il Fc Messina non scende in campo da quasi cento giorni. Il tecnico Ernesto Gabriele non nasconde un po’ di stupore: “È una pausa senza precedenti, che purtroppo avrà ripercussioni. Tutti i campionati avranno conseguenze economiche e magari le categorie professionistiche con la prossima ripresa anche sul campo. In D non sappiamo se l’anno prossimo ci sarà un altro Palermo, anche se realtà importanti come Licata e Acireale hanno già iniziato a muoversi”.

Domenico Marchetti
L’esperto difensore Domenico Marchetti (foto Familiari)

Per Coria e compagni non c’è più l’obbligo di allenarsi: “C’è stato il rompete le righe e lo staff tecnico non sta più trasmettendo un programma di lavoro. Ovviamente i ragazzi, da buoni professionisti, continuano a tenersi in forma autonomamente. Chi verrà riconfermato sarà ricontatto nei prossimi giorni dalla società”.

Gli scenari futuri sono tutti da scrivere: “C’è ancora tanta confusione in Lega Pro, non sappiamo cosa accadrà. In D il torneo si è chiuso e ritengo ripartirà in modo normale, come negli anni precedenti. Gli allenamenti collettivi già sono ripresi, con i dovuti accorgimenti, in A e B. Ci auguriamo di non avere particolari prescrizioni nei ritiri estivi, se nelle prossime settimane l’epidemia continuerà ad arretrare”.

Carbonaro
Carbonaro da protagonista assoluto a un lungo stop (foto Familiari)

Il tecnico è stato riconfermato dopo uno score di dieci vittorie, due pareggi e tre sconfitte nella sua gestione: “Sono soddisfatto. L’anno prossimo dovremo crescere e fare qualcosa in più, ma non partiremo da zero. La società farà tesoro dell’esperienza accumulata e dal punto di vista tecnico cercheremo di correggere gli errori commessi, che ci stanno nell’anno d’esordio”.

Sono vincolati da un contratto pluriennale Giuffrida e Fissore: “Giovanni è un capitano in tutti i sensi: lo dimostra nello spogliatoio, in campo e fuori. Matteo è pronto a sacrificarsi per la squadra. Sono elementi fondamentali, come Marchetti e Carbonaro. Domenico è generoso e anche tacitamente trasmette tanta voglia ai compagni: il curriculum dice che è da categoria superiore. Paolo dopo un grande girone di andata ha pagato infortuni e squalifiche, che fanno parte del calcio. Se fosse stato in piena forma avrebbe continuato a segnare: con tecnica e astuzia ha reso tanto pur non essendo una prima punta pura”.

Aladje
Aladje in azione nel match di Coppa con l’Acireale (foto Marco Familiari)

Aladje ha saltato quasi tutto il campionato per infortunio: “Si sta allenando ed è un potenziale riconfermato. Abbiamo un patto: gli ho detto che dovrà darci quello che purtroppo non è stato in grado di garantire quest’anno per via della lunga assenza forzata”.

Il neo direttore sportivo Grabinski non si è sbilanciato sulle possibili conferme: “La società ha le idee chiare e vorrebbe confermare l’ossatura della squadra, provando a trattenere anche chi non è di proprietà, come Brunetti. Ovviamente non ci sono certezze sulla categoria e su eventuali riforme che aprirebbero altri scenari”.

Non ci sono certezze neppure sugli under: “I ’99 Marone, Aiello e Aprile potrebbero diventare fuori quota, anche se Bevis ha già dimostrato che non deve essere per forza il vincolo del regolamento a farti scendere in campo. Kilian si è messo in mostra e se davvero può fare il salto di qualità non lo potremo trattenere”.

Bevis
Bevis ci prova dalla distanza (foto Familiari)

Il Coronavirus ha bloccato il torneo a otto giornate dal termine: “Avevamo affrontato tutte le prime della classe e sulla carta c’era l’opportunità di risalire ancora. Ad ogni modo ringrazio tutti a voce alta. Anche dopo alcune sconfitte, abbiamo vissuto momenti di grande coesione”.

Figure come Limatola e Rizzieri dovrebbero arricchire l’organigramma societario: “Dispiace per la scelta condivisa tra la proprietà e Morello, dirigente che conosce il calcio ed è stato sempre presente: spero abbia altre belle opportunità. La dirigenza è sempre stata presente, anche durante la quarantena, video-chiamando il gruppo. Ognuno conosce obiettivi e ruoli. Con l’impegno cercheremo di ripagare i loro sforzi”.

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