Il Fc Messina non scende in campo da quasi cento giorni. Il tecnico Ernesto Gabriele non nasconde un po’ di stupore: “È una pausa senza precedenti, che purtroppo avrà ripercussioni. Tutti i campionati avranno conseguenze economiche e magari le categorie professionistiche con la prossima ripresa anche sul campo. In D non sappiamo se l’anno prossimo ci sarà un altro Palermo, anche se realtà importanti come Licata e Acireale hanno già iniziato a muoversi”.
Per Coria e compagni non c’è più l’obbligo di allenarsi: “C’è stato il rompete le righe e lo staff tecnico non sta più trasmettendo un programma di lavoro. Ovviamente i ragazzi, da buoni professionisti, continuano a tenersi in forma autonomamente. Chi verrà riconfermato sarà ricontatto nei prossimi giorni dalla società”.
Gli scenari futuri sono tutti da scrivere: “C’è ancora tanta confusione in Lega Pro, non sappiamo cosa accadrà. In D il torneo si è chiuso e ritengo ripartirà in modo normale, come negli anni precedenti. Gli allenamenti collettivi già sono ripresi, con i dovuti accorgimenti, in A e B. Ci auguriamo di non avere particolari prescrizioni nei ritiri estivi, se nelle prossime settimane l’epidemia continuerà ad arretrare”.
Il tecnico è stato riconfermato dopo uno score di dieci vittorie, due pareggi e tre sconfitte nella sua gestione: “Sono soddisfatto. L’anno prossimo dovremo crescere e fare qualcosa in più, ma non partiremo da zero. La società farà tesoro dell’esperienza accumulata e dal punto di vista tecnico cercheremo di correggere gli errori commessi, che ci stanno nell’anno d’esordio”.
Sono vincolati da un contratto pluriennale Giuffrida e Fissore: “Giovanni è un capitano in tutti i sensi: lo dimostra nello spogliatoio, in campo e fuori. Matteo è pronto a sacrificarsi per la squadra. Sono elementi fondamentali, come Marchetti e Carbonaro. Domenico è generoso e anche tacitamente trasmette tanta voglia ai compagni: il curriculum dice che è da categoria superiore. Paolo dopo un grande girone di andata ha pagato infortuni e squalifiche, che fanno parte del calcio. Se fosse stato in piena forma avrebbe continuato a segnare: con tecnica e astuzia ha reso tanto pur non essendo una prima punta pura”.
Aladje ha saltato quasi tutto il campionato per infortunio: “Si sta allenando ed è un potenziale riconfermato. Abbiamo un patto: gli ho detto che dovrà darci quello che purtroppo non è stato in grado di garantire quest’anno per via della lunga assenza forzata”.
Il neo direttore sportivo Grabinski non si è sbilanciato sulle possibili conferme: “La società ha le idee chiare e vorrebbe confermare l’ossatura della squadra, provando a trattenere anche chi non è di proprietà, come Brunetti. Ovviamente non ci sono certezze sulla categoria e su eventuali riforme che aprirebbero altri scenari”.
Non ci sono certezze neppure sugli under: “I ’99 Marone, Aiello e Aprile potrebbero diventare fuori quota, anche se Bevis ha già dimostrato che non deve essere per forza il vincolo del regolamento a farti scendere in campo. Kilian si è messo in mostra e se davvero può fare il salto di qualità non lo potremo trattenere”.
Il Coronavirus ha bloccato il torneo a otto giornate dal termine: “Avevamo affrontato tutte le prime della classe e sulla carta c’era l’opportunità di risalire ancora. Ad ogni modo ringrazio tutti a voce alta. Anche dopo alcune sconfitte, abbiamo vissuto momenti di grande coesione”.
Figure come Limatola e Rizzieri dovrebbero arricchire l’organigramma societario: “Dispiace per la scelta condivisa tra la proprietà e Morello, dirigente che conosce il calcio ed è stato sempre presente: spero abbia altre belle opportunità. La dirigenza è sempre stata presente, anche durante la quarantena, video-chiamando il gruppo. Ognuno conosce obiettivi e ruoli. Con l’impegno cercheremo di ripagare i loro sforzi”.