La vera novità di formazione per il Messina che ha affrontato e battuto la Paganese è stata fra i pali. Antonino Fusco, alla prima in campionato dopo aver giocato soltanto in Coppa Italia, ha rilevato il collega Lewandowski e da titolare si è goduto il ritorno alla vittoria dei giallorossi: “Per me è stato un esordio perfetto, finalmente dopo tanto tempo è arrivata la vittoria. Abbiamo sofferto tanto in questi mesi e sono molto contento di aver dato un contributo alla squadra. Ho fatto capire al mister e alla società che ci sono anch’io. Non giocando ho sofferto, ma ho sempre lavorato sodo. Finalmente ho avuto questa opportunità e penso di avere ripagato il mister. Ora abbiamo maggiore serenità, i ragazzi sono più liberi di testa e si vede in mezzo al campo”.
“L’intervento più difficile? Penso nel secondo tempo all’uscita su una palla giocata da Piovaccari e Castaldo. Sono contento di essere entrato subito in partita grazie anche ai miei compagni che mi incitavano. Quando ho saputo di giocare? Dopo domenica mi aspettavo che potesse arrivare il mio momento. Alla vigilia c’erano in me ansia e paura di sbagliare, lo ammetto, però è andata bene” ha commentato poi in conferenza stampa il portiere classe 2000.
Al rientro il portoghese Tiago Gonçalves che si era fermato durante il riscaldamento contro il Catania: “Domenica avevo provato per iniziare da titolare, ma non essendo al 100% non volevo pregiudicare la squadra. Oggi sono rientrato, vuol dire che sono pronto e mi sentivo bene. Sono contento del lavoro che abbiamo fatto, sia a livello individuale che di squadra”.
Per l’esterno sinistro da qui può partire un nuovo campionato per il Messina: “Queste due partite sono state per noi una ripartenza, abbiamo fatto quattro punti ed è molto positivo. Nell’ultimo mese avevamo passato tempi piuttosto negativi, ora c’è un girone intero da dover fare molto bene. Abbiamo tirato fuori la qualità individuale di ognuno di noi, giocando liberi, per divertirci. Nel primo tempo abbiamo fatto una partita che anche da fuori ero felice di guardare”.