Professione leader. Il debutto di Ermanno Fumagalli con la maglia del Messina è coinciso con il ritorno alla vittoria dei giallorossi che hanno battuto per 2-1 la Virtus Francavilla alla prima dal ritorno di Ezio Raciti in panchina. Il 40enne portiere, ospite della trasmissione “Contropiede” su Tcf, ha subito messo tutta la sua esperienza al servizio della squadra: “Sono qui da poco tempo ma credo il mister abbia già trovato la chiave giusta per far dare qualcosa in più ai giocatori che finora erano apparsi sotto il loro standard. Appena arrivato ho visto subito dei ragazzi che erano dispiaciuti per la situazione che si era creata ma avevano anche grande voglia di ribaltare la situazione. Sabato si è vista la voglia di rovesciare la medaglia e grande merito va dato al mister”.
L’espulsione di Minelli l’episodio chiave che può far svoltare l’intero campionato del Messina: “Indubbiamente nel primo tempo abbiamo fatto bene, segnando l’1-0 e sfiorando con Catania il raddoppio, più un mezzo rigore non fischiato sempre su di lui, mentre loro non erano mai stati pericolosi. Nella ripresa siamo entrati in campo con la paura di vincere e inconsciamente ci siamo abbassati, giocando meno la palla. L’espulsione ha fatto sì che ci scattasse qualcosa dentro”.
Prima della gara contro i pugliesi Fumagalli ha voluto caricare il gruppo: “Più che discorso motivazionale, sono delle frasi che mi sento di dire ai miei compagni che cambiano di volta in volta. Ho detto loro di giocare senza paura, di divertirsi, senza pensare ai fischi arbitrali. Voglio aiutare i compagni, come lo sono stato io durante la mia crescita. I giovani hanno dei momenti in cui devi dargli due pacche sulle spalle. Sanno logicamente che c’è una certa pressione, giochiamo in una piazza esigente, dove si respira aria di calcio. Devono essere spensierati nell’atteggiamento e liberi di sbagliare. Sbagliare una volta o due, poi alla terza si passa dalla carota al bastone (ride, ndr)“.
Di imprese in una lunghissima carriera ne ha già realizzate tante: “Penso alla salvezza dello scorso anno a Viterbo, quando eravamo ultimi a 13 punti all’andata e ne facemmo 26 al ritorno, conquistando la miglior posizione nella griglia playout. Adesso dobbiamo guardare all’Andria davanti a noi in classifica e una volta raggiunta poi alla Viterbese e così via. Inutile fare voli pindarici e creare confusione. Abbiamo vinto una partita importante, ma deve essere la prima di una lunga serie. La classifica è questa e ancora non ci sorride, ma potrà farlo se faremo le cose come si deve”.
Zuppel, assist-man contro la Virtus Francavilla per il gol partita di Fofana, lo ha favorevolmente colpito: “Ho visto un ragazzo che vorrebbe dare ancora di più per il Messina, forte fisicamente e con una bella castagna. Sabato quando è entrato lo ha fatto con la giusta mentalità e ha fatto bene, vedi l’appoggio per Fofana sul gol, ma è stato utile anche in fase difensiva sui calci piazzati a sfavore”.
Kragl, tra i neo-acquisti del Messina, non ha bisogno di presentazioni: “Si tratta di un centrocampista che abbina qualità e quantità, ha un grande mancino sulle punizioni, davvero tanta roba” dice il portiere, che ha inoltre ammesso di essersi sentito con l’attaccante Perez già prima dell’annuncio ufficiale del club.
Per Fumagalli è stato un ritorno al passato dopo la fugace parentesi del 2002-03, da portiere di riserva, con il Messina in Serie B sotto la gestione Oddo nella prima stagione dell’era Franza. “Fu per me la prima esperienza importante in carriera lontano da casa. Anche se non giocai nemmeno 1′, sebbene abbia preso un cartellino giallo contro il Bari dalla panchina, in sei mesi molto intensi ho assaporato quella voglia di far calcio. E poi ho vissuto lo stadio “Celeste”, quando se la gente saltava in tribuna tremava pure l’erba in campo. Oggi, che sono tornato ad allenarmi lì, ho visto l’erba di diverso colore rispetto ad allora e il campo mi è sembrato un po’ più piccolo, me lo ricordavo più grande”.
Il presente parla di un Messina da condurre alla salvezza e di uno scontro diretto da vivere da ex contro la Viterbese, società che ha deciso di cederlo nonostante le ottime prestazioni fornite nel girone d’andata: “Non so perché la Viterbese abbia fatto questa scelta. Il calcio è bello perché è vario, la gente pensa di fare una cosa positiva invece magari è sbagliata. Non sto però a sindacare cosa su abbiano fatto a Viterbo, ma ora sono felice di essere ritornato qui a Messina e domenica andremo lì ad affrontarli”.
“Con mister Pesoli – spiega Fumagalli sul prossimo avversario – hanno cambiato un po’ l’atteggiamento in campo. Giocano quasi sempre passando dai piedi di Volpicelli, un bravo finalizzatore. Di sicuro affronteremo una squadra che ha paura della classifica e non ha grande carattere, perché ad eccezione di uno o due giocatori gli altri si fanno trasportare dagli eventi della partita. Se andremo là consapevoli dei nostri mezzi possiamo portare a casa qualche punto importante da Viterbo. Il premio partita? Se dovessimo fare risultato offrirò la pizza alla squadra”.