Tra i segreti della Casertana c’è sicuramente la solidità difensiva. Con venti reti subìte, come Benevento e Barletta, meglio della squadra di Campilongo ha fatto soltanto la Salernitana (18). I “falchetti”, chiamati a rispondere al Lecce, vittorioso nell’anticipo a Pagani, per mantenere il quarto posto in classifica, nel girone di ritorno hanno però collezionato appena un punto in più del Messina.
Il portiere Ermanno Fumagalli, fin qui 24 presenze su 24 in questo campionato, ai nostri microfoni descrive così il momento in casa rossoblù: “Il morale è comunque alto, anche se è normale un po’ di rammarico per aver perso qualche punto per strada. Nel girone di ritorno, comunque, aumentano le difficoltà, perché a fine gennaio si rafforzano in tante, per cercare di centrare i rispettivi obiettivi. Noi, da qui alla fine, proveremo ad ottenere più punti possibili per mantenere il quarto posto. Benevento e Salernitana si sono staccate, vanno forte e saranno loro due a giocarsi la B, mentre per i due piazzamenti play-off dovremo battagliare principalmente con Lecce e Juve Stabia, ma occhio anche al Foggia se mantiene questo ritmo. Ed infine anche il Matera può essere un’insidia”.
La Casertana, che all’andata inflisse un pesantissimo 1-5 al Messina, al di là della lieve frenata dopo il giro di boa, appare maggiormente equilibrata sotto la gestione Campilongo, il quale a novembre ha rilevato in panchina Gregucci. “È una Casertana vogliosa di far bene – spiega Fumagalli – costruita fin dall’inizio con grande cognizione. Il direttore ed il presidente hanno ingaggiato giocatori importanti, con fame di rivincita. Il nostro è stato fin qui un bel campionato, ma la ciliegina sarebbe rappresentata dalla qualificazione agli spareggi promozione. Campilongo? Con lui è cambiato molto a livello mentale. Ci dà una carica incredibile ed i risultati parlano chiaro”.
In vista del match con i giallorossi nessun dubbio circa l’impiego di Fumagalli, nonostante il piccolo problema fisico accusato in settimana. Ed i “falchetti” recuperano anche il messinese Ricciardo, vittima del tremendo scontro con Cissè nel corso della gara di Cosenza. “Ho saltato l’amichevole di giovedì lavorando a parte, ma domenica ci sarò” assicura il numero uno. “A Cosenza Ricciardo ha subìto un contrasto duro e ci ha fatto spaventare. Fortunatamente si è ripreso e ci potrà dare una grossa mano in questo terzo finale di torneo”.
Portiere eccentrico, con alle spalle le esperienze a Melfi, Marcianise, Castellammare di Stabia ed Avellino, nel corso della sua carriera Fumagalli ha vissuto anche una breve parentesi in riva allo Stretto. Nessuna presenza in B nel 2002-03, tra le file dei giallorossi guidati da Oddo, per l’allora ventenne estremo difensore. “Del Messina in cui ero in organico conservo un ricordo positivo. Sono stato compagno di calciatori importanti, che comunque stanno giocando ancora ad altissimi livelli. Sasà D’Alterio è con me a Caserta e con altri mi mantengo in contatto. Su tutti ci sono Daniele Portanova, Francesco Bellucci, Cristiano Pavone (anche per lui nessuna presenta in quella stagione, ndc) ed Emanuele Manitta, che ho rivisto parecchie volte”.
Eppure nell’estate 2013 Fumagalli ha nuovamente sfiorato la possibilità di indossare quella maglia: “Mi era arrivata un’offerta dell’ACR – ammette – La società aveva sentito il mio procuratore Antimo Grillo (lo stesso di Guazzo ed Esposito, giallorosso quest’estate soltanto per qualche settimana, prima dei problemi familiari che hanno imposto un’immediata rescissione, ndc). Alla fine la trattativa non è decollata ed è arrivata invece una proposta importante da Caserta, che non si poteva davvero rifiutare”.