Il cartellino giallo rimediato a Picerno priverà il Messina del suo portiere titolare nella fondamentale gara contro la Juve Stabia. Una perdita non da poco, dato il peso specifico in campo del numero 1, tra i principali leader della squadra. Parole mai banali quelle pronunciate da Ermanno Fumagalli, ospite della trasmissione di Tcf “Contropiede”: “Chiedo alla gente di darci ancora una mano per le ultime due partite, abbiamo bisogno di loro per riuscire a mettere la ciliegina sulla torta. Dopo Potenza eravamo fuori dalla zona playout, ma dobbiamo pensare che molto prima eravamo ultimissimi. Siamo riusciti ad ottenere dei risultati importanti, il calcio però è imprevedibile, ti dà e ti toglie”.
Juve Stabia in casa e Taranto in trasferta. Sei punti da centrare a tutti i costi per sperare di agguantare la salvezza diretta, oggi distante tre lunghezze, quattro considerati gli scontri diretti sfavorevoli con la Turris. “In queste due partite dobbiamo ottenere il massimo vincendole entrambe, sperando anche nei passi falsi delle altre per raggiungere la salvezza diretta. Il percorso che abbiamo fatto è positivo, ci mancano quei due step per farlo diventare fantastico, perché non bisogna mai dimenticare dove siamo partiti. Credo ancora nella salvezza diretta e sono molto arrabbiato per non poterci essere domenica prossima, ma come sempre darò il mio contributo in un altro modo”.
Fumagalli si spiega così la frenata (un punto in tre giornate) dopo il successo di Potenza che aveva consentito di tirarsi finalmente fuori dalle sabbie mobili: “All’inizio non c’era niente da perdere e si giocava in scioltezza, man mano i punti valevano praticamente il doppio e lì deve venire fuori la personalità di un giocatore. Magari noi grandi non siamo riusciti nemmeno a far capire ai giovani l’importanza di quanto fatto in precedenza e al posto di continuare a pigiare sull’acceleratore una volta raggiunta la zona salvezza c’è stato un calo di tensione. Quando il ferro è caldo, invece, bisogna batterlo”.
Lo 0-0 di Picerno ha avuto un sapore agrodolce per il concomitante blitz della Turris ad Avellino. “Ero arrabbiato dopo l’ammonizione e lo sono stato ancora di più sapendo alla fine il risultato di Avellino-Turris. A Picerno abbiamo giocato in ripartenza, senza essere rinunciatari. Nella nostra situazione certe volte è meglio un punto piuttosto che niente. Abbiamo affrontato una squadra ben organizzata che veniva da 10 risultati utili consecutivi e non perdeva da tanto in casa. Ci mancavano Kragl e Ragusa, la coperta era corta, dunque abbiamo fatto bene a livello di prestazione. Abbiamo creato occasioni, specie con Balde quando ha saltato il portiere. E per i rigori non dati possiamo andare ormai al Guinness World Records, essendo arrivati a 72 partite senza averne uno”.
Dando uno sguardo ai calendari l’imperativo del Messina resta uno: “La Viterbese si giocherà la partita della vita a Torre del Greco, non dobbiamo comunque dare mai per scontati i risultati delle ultime giornate. Di certo noi dobbiamo assolutamente vincere sia in casa contro la Juve Stabia che a Taranto, chiudendo a 43 e poi vediamo”.
A 41 anni Fumagalli brilla per una certa reattività tra i pali ed è stato autore di tanti interventi decisivi, rivelandosi dal suo arrivo a gennaio tra gli uomini chiave della risalita in classifica: “Mi diverto ancora tanto, succede quando si fanno le cose con la voglia di un bambino. Mi aiuta anche il “Celeste” dove ci sono le buche e la palla rimbalza in modo strano durante gli allenamenti” scherza poi l’estremo difensore originario di Treviglio.
L’ultimo messaggio è per i tifosi giallorossi: “Abbiamo bisogno di loro, erano lì anche sabato a Picerno sotto la neve, per questo li ammiriamo molto. Vogliamo far crescere quella voglia di venire allo stadio e chiediamo a tutti di stringersi attorno a noi per poter arrivare alla salvezza. Ci danno la carica e la giusta spinta quando cantano anche in trasferta, si nota la loro passione”.