Ermanno Fumagalli è stato premiato dai giornalisti come migliore in campo per le parate decisive nel finale ed è un fiume in piena in sala stampa: “Il calcio è fatto di episodi, io sono lì per parare. Mi sono fatto perdonare con gli interessi l’errore con la Turris. Qualcuno già mormorava… Mi sono tolto un sassolino”.
L’estremo difensore considera inaccettabili certe accuse lette sui social: “Le etichette mi stufano, non le sopporto proprio. In settimana ho trovato la molla che ci serviva per sbloccarci. A 41 anni stare lì a sentire, vedere e leggere certe cose dà fastidio. L’errore è umano: sbagliano i dottori e in quei casi muore un paziente. Quando andrò al campo e non avrò passione e voglia di urlare ai compagni o mi sentirà con la pancia piena allora mi fermerò”.
Strepitosi gli interventi che hanno blindato la vittoria: “Dopo una grande prestazone con il Francavilla non era arrivato neppure un pari. Serviva una grande prestazone da parte di tutti. La parata finale? In quel momento è sceso Mimmo Cecere a tirare fuori quella palla. L’ho conosciuto nel 2003 con il Messina e mi ha dato una grossa mano. Lo abbiamo ricordato nel migliore dei modi”.
Per il Messina sono tre punti di platino: “Soffrire ci fa migliorare. Lo abbiamo fatto tutti: tifosi, allenatore e anche chi non ha giocato. Il processo di crescita va avanti, come la voglia di portare le vittorie a casa. I ragazzi hanno lottato e sudato la maglia. Si è visto che chi è subentrato non ha fatto rimpiangere i titolari. Obiettivi che a inizio anno sembravano impossibili potrebbero essere raggiunti”.