Il portiere del Messina Ermanno Fumagalli è stato decisivo sul campo, con due parate strepitose, e non è stato da meno in sala stampa. I nove minuti di recupero, dopo quanto accaduto con la Turris, sono stati infiniti e hanno fatto discutere: “Non capisco perché sono così lunghi. Se calcoli le sostituzioni e le perdite di tempo sono comunque eccessivi. Forse ci vogliono temprare di più… Tanto con mister Modica possiamo giocare 140 minuti”.
Mercoledì a Catania, in Coppa Italia, potrebbe esserci spazio per De Matteis, che può crescere seguendo le orme del titolare: “Jacopo apprende durante gli allenamenti. Gli dò tanti consigli, spero li assorba. Vado sempre al campo per migliorare ancora, altrimenti arrivo nervoso a casa e in famiglia. È stata la mia forza da sempre: non mi accontento mai. Oggi ad esempio ho fatto dei rinvii corti ma i palloni erano d’acciaio”.
Dopo la delusione per la rimonta subita contro la Turris e l’inopinata e immeritata sconfitta con il Francavilla, per il Messina tre punti che rappresentano ossigeno puro: “Queste vittorie ti danno tanto. L’Avellino è una squadra costruita per vincere che ha conquistato i tre punti a Sorrento e ha battuto 4-0 il Monopoli. Però ora dobbiamo già metterla da parte, perchè mercoledì c’è una grande partita, a cui la gente tiene tantissimo”.
Come Plescia, anche Fumagalli è un ex: “Sono trascorsi dieci anni. Ho vinto il campionato ad Avellino, ho ricordi calcistici belli ma meno sotto altri aspetti. Ci tenevo a fare bene perché mi voglio fare ricordare per il professionista che sono. Il rosso a Polito? Non ho capito nulla di quell’episodio. Almeno Vincenzo ci ha tolto di mezzo un avversario bello alto sui calci d’angolo”. Il riferimento ovviamente è all’altro espulso Benedetti.