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Fumagalli: “Amo trasmettere emozioni. Il Catanzaro è imbattuto? Mai dire mai…”

Tra i grandi protagonisti della rinascita del Messina c’è sicuramente il portiere Ermanno Fumagalli, protagonista con l’Avellino di una serie di interventi provvidenziali. L’esperto estremo difensore, che a marzo compirà 41 anni, è un autentico trascinatore, com’è emerso anche nella diretta Instagram del club.

Fumagalli
Fumagalli richiamato dal direttore di gara (foto Ciccio Saya)

“Il calcio è la mia vita: amo trasmettere emozioni ai miei compagni e alla gente. Non riesco a farne a meno. A Messina ero venuto già nel 2002: avevo vent’anni, ma mi è rimasto qualcosa. Sono cresciuto tanto in uno spogliatoio di grandi uomini e giocatori. È stato un piacere tornare. La gente è molto passionale e lo trasmette a noi in campo. Ogni tanto è giusto ricambiare”.

L’ex portiere della Viterbese ha offerto una cena ai compagni. Kragl lo ha già imitato e la prossima volta toccherà a Balde: “La base dei grandi successi è un gruppo di persone che condividono lo stesso obiettivo. Un bel gruppo e un bello spogliatoio ti aiutano ad uscire prima dai momenti difficili. Qui ci sono ragazzi volenterosi, che vogliono migliorare giorno dopo giorno. Sono i primi che vogliono uscire da questa brutta situazione di classifica”.

Fumagalli
Un’uscita decisiva di Fumagalli (foto Ciccio Saya)

Fumagalli ha parlato anche di singoli:Catania è l’Mbappé di Messina… Mallamo su un campo che non esaltava la sua tecnica era dappertutto: davvero tanta roba… Sono ragazzi validi, ma servono il bastone e la carota. Devono sbagliare per migliorarsi, con gli altri elementi esperti dobbiamo aiutarli a crescere in fretta”.

Entro la fine del campionato l’ex portiere del Piacenza potrebbe toccare le 700 presenze. In carriera è mancato soltanto l’esordio in B: “Qualche centimetro in più di altezza mi avrebbe aiutato a fare meglio. Madre Natura mi ha fatto corto, ma sono felice comunque di quello che ho fatto e non rimpiango nulla. Magari non sarei a Messina adesso…”.

Ermanno Fumagalli
Ermanno Fumagalli dà indicazioni ai compagni (foto Ciccio Saya)

Ovviamente un simile bagaglio di esperienza è determinante sul campo: “Sono più veloce nelle scelte, perché magari ho già vissuto quella situazione e riesco a reagire subito. Devo lavorare tanto per stare bene ed essere sempre sul pezzo. Il preparatore Onorati mi massacra e mi corregge: non si smette mai di imparare, neppure a 40 anni”.

Il Messina fanalino di coda ovviamente ha perso l’appeal di qualche decennio fa ma Fumagalli ha accettato la proposta del direttore Logiudice: “A me le sfide piacciono, mi tengono vivo. Il mercoledì sera alle 23 ho saputo che il giorno dopo dovevo essere a Messina e ho detto a mia moglie di prenotare il primo biglietto disponibile. Nel calcio l’impossibile non esiste, come dimostrano anche i Mondiali. Bisogna dare il massimo sempre, i sacrifici verranno ripagati”.

Berto, Perez, Fumagalli, Mallamo e Trasciani
Berto, Perez, Fumagalli, Mallamo e Trasciani (foto Paolo Furrer)

In barba alla scaramanzia, l’estremo difensore non teme il Catanzaro dei record, capolista che si presenterà a Messina con 8 punti di margine sul Crotone e cinque vittorie consecutive dopo il pari di Foggia: “Spero che domenica ci siano parecchi tifosi a darci una mano. Loro sono imbattuti, ma non si sa mai se succede qualcosa… Se vengono in tanti magari potremo festeggiare con loro”.

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