Anche l’estate Ermanno Fumagalli la trascorre in campo, ma per una volta ad allenare e non a seguire le indicazioni di Giacomo Modica o Mauro Manganaro, il preparatore del Messina. La sosta del campionato gli ha consentito infatti di varare un nuovo progetto, la EF Academy portieri: “Dopo il riposo e le vacanze ho deciso di avviare quest’iniziativa a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, dove risiedo: è andata bene”.
L’obiettivo è formare i portieri del domani: “Abbiamo già sostenuto due settimane di stage con dodici ragazzi selezionati a numero chiuso. Adesso ne organizzerò una terza. Cerco di trasmettere quello che ho imparato nella mia carriera. È molto bello ed emozionante, anche perché ho visto dei ragazzi piangere quando si è conclusa la settimana… Li ho divisi per età, dai 9 ai 17 anni”.
Il futuro sarà ancora in campo? Per la prima volta Fumagalli non dà la certezza assoluta: “Aspetto la chiamata giusta. A Messina c’è ancora da definire il futuro societario. Una volta che sarà chiaro se ci sarà ancora Sciotto o se subentreranno nuove persone potrò valutare meglio. L’Alcione Milano neopromosso in C? Giocherà le gare casalinghe qui a Fiorenzuola ma non li ho sentiti”.
È evidente comunque la voglia di chiudere la carriera nel migliore dei modi, a 42 anni, dopo avere battuto ogni record di sempre in Lega Pro: “Ascolterò tutti e poi deciderò in base a progetto, blasone e obiettivi. Non vado a scatola chiusa. Vorrei chiudere la carriera in un determinato modo, facendo qualcosa di bello. Se l’occasione non arriverà, pazienza”.
Perfino il suo matrimonio è stato “ispirato” dal pallone: “Ringrazierò sempre il calcio per le persone meravigliose che ho conosciuto in tutta Italia, in piazze importanti. Con Jessica stavamo facendo un incidente in macchina ma fortunatamente ci siamo fermati entrambi allo stop… Ci siamo conosciuti proprio a Fiorenzuola. Poco dopo ho firmato con la squadra per due anni e con mia moglie a vita…”.
Dopo tanti tentativi sfumati, il Messina potrebbe davvero cambiare proprietà. Fumagalli tiene a rivolgere un messaggio al presidente Sciotto: “Gli auguro una pronta guarigione perché so che vive un delicato momento di salute. Sulla trattativa, che sta rallentando tutto, dico che ci vogliono compratori decisi, con assegni e fideiussione… Altrimenti è ovvio, come è accaduto in questi anni, che l’attuale proprietà dovrà restare al suo posto”.
La squadra confida in risposte celeri: “Ortisi e Franco, che è sotto contratto, hanno il mio stesso procuratore. Potrebbero restare a Messina. La C sarà competitiva come quest’anno, forse di più. Bisogna organizzarsi in fretta e ripartire con una base solida. Rincorrere sempre non è facile”.
Le strade di Ermanno e suo figlio Jacopo, dopo lo storico esordio con il Messina, potrebbero dividersi: “Stiamo valutando alcune offerte, per capire dove ha maggiori opportunità di mettersi in mostra. Gli ho dato tante dritte e un arco con le frecce… Ora sta a lui”.
Nei giorni scorsi MessinaSportiva ha fatto visita a Claudio Donia, che a Lainate, vicino a Milano, ha creato un inimitabile museo del Messina, che anche Fumagalli conosce: “Devo andare a visitarlo, è davvero di alto livello. Con un altro tifoso mi hanno video-chiamato: è un appassionato per cui si può soltanto avere ammirazione. Raccogliere seimila maglie è incredibile, sono fiero di farne parte, con una divisa storica del Messina, quella dell’anno di Oddo, e poi con quella recente. Il calcio è imprevedibile: magari tra qualche anno ci sarà quella di Jacopo…”.