Frisenna: “Giocare in C per me è stata una sfida. A Benevento il gol più bello”

Giulio FrisennaGiulio Frisenna tra i pezzi pregiati del Messina (foto Giuseppe Scialla)

Partita dopo partita è diventato elemento sempre più imprescindibile per il centrocampo giallorosso. Continuità, dinamismo e prodezze indimenticabili. Giulio Frisenna è stato i protagonisti del campionato del Messina. L’ex Licata, under classe 2002, ha vissuto una stagione in crescendo, rivelandosi pedina fondamentale nello scacchiere di Giacomo Modica. Lo dimostrano le 32 presenze collezionate, 27 da titolare. Ai microfoni del club Frisenna ha tracciato il suo bilancio: “A livello personale per me quest’anno è stata una sfida, venivo dalla Serie D e mi sono messo in gioco in C per capire se potevo starci. All’inizio è stato così, però grazie al gruppo, alla società e al mister è stato un anno stupendo. Abbiamo avuto soprattutto un gruppo forte, riuscendo a centrare la salvezza. C’è stato anzi un periodo in cui lottavamo quasi per i playoff. Lo ritengo un anno di crescita importante sia personale che di tutta la squadra”.

Frisenna

La soddisfazione di Frisenna

Tre gol realizzati, tutti di pregevole fattura. “Di quelli che ho fatto forse il più bello è stato a Benevento (1-1, ndr) per la traiettoria sotto l’incrocio, ma è stato bello anche quello col Francavilla (3-2, ndr) da lontano. Tutti e tre sono risultati importanti sia per me che per la squadra”.

Prestazioni di gran livello che hanno destato l’interesse anche di club di categoria superiore. “Devo dire grazie alla società che mi ha dato questa possibilità, allo staff, al direttore, a tutti quanti mi hanno voluto in una piazza importante con dei tifosi che ci hanno sostenuto fino all’ultima partita. Le voci sul futuro? Sono orgoglioso, ma ho pensato soltanto a quest’anno, ne ho un altro di contratto qui e poi si vedrà”.

Frisenna

Frisenna impiegato contro il Brindisi

Il segreto di questo Messina è stato quanto mai il gruppo, come sottolinea più volte Frisenna: “Dal primo giorno, dagli over ai più giovani, tutti ci siamo dati una mano a vicenda. Io mi sono trovato benissimo in gruppo e grazie a questo ho fatto bene a livello personale. Ringrazio i grandi che mi hanno dato dei consigli, specie quelli del mio ruolo di centrocampista, come Firenze, Franco, Giunta e Ragusa. Dal primo all’ultimo tutti mi hanno aiutato in questo percorso”.

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