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Franco: “I rigori li batte chi se la sente. Il ricorso? Una beffa alla Cassano”

Costretto inizialmente ai box, ci ha messo pochissimo a diventare il perno del centrocampo del Messina. Domenico Franco, ospite a “Contropiede”, la trasmissione sportiva di Tcf, è tornato sul pari ottenuto dalla squadra a Picerno: “Potevamo andare in vantaggio nel primo tempo, abbiamo avuto la palla di Emmausso, il gol sbagliato da me e quello da Nino Ragusa sotto porta. Preso il gol si poteva pensare di aver fatto la frittata, invece siamo stati bravi a tenere il pallino del gioco, a prescindere dal rigore per me nettissimo perché il difensore ha messo giù Plescia, l’ho visto e ho protestato subito. Non era facile, su un campo così stretto. La squadra ci crede, ha fame e voglia”. 

Domenico Franco
Franco in pressione su Cuccurullo (foto Paolo Furrer)

Sul modulo impiegato al “Donato Curcio” spiega: “Era un 4-3-3 più che un 4-2-3-1 con Emmausso che aveva più libertà di offendere e in fase di non possesso aveva il compito di fare la mezzala. Anche se era la sua prima volta lì ha disputato una grande partita. Il mister ha pensato di schierare Michele in quella posizione perché giocando il Picerno a due poteva dar loro fastidio”.

A proposito del rigore trasformato da Emmausso contro il Picerno svela un dettaglio: “Io ne ho battuti diversi in passato, ma per me lui ha un calcio da categoria superiore, è giusto riconoscere le qualità dei compagni, era anche un ex. Tutti eravamo convinti e sicuri che facesse gol. Lo voleva tirare anche Plescia, non c’è un rigorista fisso, tenendo conto che pure Firenze ha un gran piede. Chi se la sente batte”. E a proposito dell’ex di Paganese e Pro Vercelli: “Con Frisenna e Firenze è un centrocampo importante, tutti aspettiamo il rientro di Marco”.

Domenico Franco
Domenico Franco ha scontato una lunga squalifica (foto Ciccio Saya)

Sul gruppo e il grande rapporto che si è creato con mister Modica: “Quando entro nello spogliatoio e vedo i ragazzi ho la percezione che vogliamo fare qualcosa di straordinario che qui negli ultimi anni è mancato. Per me Messina merita molto di più, la mia scelta è stata anche per questo. Il fatto che il mister sia stato quindici anni con Zeman qualcosa vuol dire. Io ho voglia di imparare anche a 31 anni, mi ha dato concetti nuovi e quando parla lo ascolto con piacere. I ragazzi sanno che l’allenatore può dare tanto, è una bella cosa. Ci deve essere questa umiltà che si porta sul campo”. 

Ancona-Lucchese dei playoff con i toscani beffati nel recupero, l’espulsione e la maxi-squalifica, tre giornate poi aumentate a quattro dopi il ricorso. Franco ha dovuto attendere a lungo il momento del debutto con il Messina a causa di quanto accaduto all’epilogo della scorsa stagione. “Purtroppo contro l’Ancona ho avuto quei cinque secondi prendendo dal collo l’avversario, ho sbagliato, ma l’entità della squalifica mi è sembrata eccessiva. So di aver commesso un errore che non devo più ripetere. Soltanto a me e Cassano è successo di fare ricorso e prendere una giornata in più. L’addio alla Lucchese? Ho aspettato per due mesi la loro chiamata ma la dignità viene prima di tutto e non meritavo tutta quest’attesa, dunque ho deciso di intraprendere un’altra strada”.

Domenico Franco
Franco cerca un varco sulla destra (foto Paolo Furrer)

Il Messina lo ha così riabbracciato in estate, ingaggiandolo a distanza di nove anni dalla prima volta in giallorosso. “Ho parlato col direttore quando la squadra stava iniziando il ritiro e con sincerità gli ho detto delle quattro giornate di squalifica, ma già il segretario sapeva. Mi è pesato, quattro partite sono tante, inoltre le gare con Casertana e Taranto sono state rinviate e i tempi si sono allungati. Vedevo i ragazzi che giocavano e volevo dargli una mano. La mia prima partita vera è stata con il Sorrento“.

Il presente è adesso il turno infrasettimanale contro un Brindisi dato in crisi e reduce dall’1-4 ad opera della Casertana. “Sappiamo che andremo ad affrontare una squadra forte. Tutti possono attraversare dei momenti difficili, adesso è il loro caso e speriamo che si riprendano soltanto da domenica prossima”.

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