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Fortitudo Messina, Cavalieri: “Promozione storica, B più difficile del previsto”

Bilancio di fine anno per il coach della Fortitudo Messina Claudio Cavalieri, protagonista di una prima parte di 2023 di alto livello, culminata con l’approdo in Serie B interregionale, e di una seconda metà difficile sul piano dei risultati. Ruolino di marcia che non scalfisce le importanti pagine di storia scritte dalla Fortitudo e che trova, comunque, risvolti positivi nell’entusiasmo e nella voglia di non mollare del giovane gruppo neroverde.

Fortitudo Messina
Un primo piano di Claudio Cavalieri

Il bilancio non può che essere positivo – conferma Cavalieri – e sarebbe stato così qualunque cosa fosse accaduta. Ricordiamo che siamo una società giovanissima, nata appena sei anni fa e protagonista di una scalata importante, ma soprattutto capace di dare la possibilità di mettersi in mostra a tantissimi giovani nostrani e non solo. Molti di loro giocano in giro per l’Italia e ci rendono orgogliosi di quanto abbiamo costruito, regalandoci speranza e fiducia per quello che ancora costruiremo”.

Livello tecnico e agonistico molto alto quello con cui si sta confrontando la Fortitudo Messina nella nuova Serie B interregionale, con coach Cavalieri che punta esclusivamente sull’attitudine al lavoro e la voglia di migliorarsi dei propri ragazzi. L’unica ricetta valida per svoltare anche sul piano dei risultati: “Per noi – continua il coach – era importante dare continuità agli sforzi dello scorsa stagione. Avevamo conquistato un risultato inaspettato per molti e, nonostante alcuni fattori extracestistici che abbiamo subito ci abbiano destabilizzato e messo in difficoltà, abbiamo ottenuto la promozione in B: la giusta conclusione di un anno sportivo importante”.

Fortitudo Messina
Scott Nnabuife spalle a canestro (foto Andrea Pagano)

Un torneo grandi firme, con Orlandina, Viola Reggio Calabria e Virtus Ragusa a condurre fin qui le danze: “La scorsa estate, sia io che molti degli addetti ai lavori, pensavamo che questa Serie B sarebbe stata una C Gold dal livello un po’ più elevato, ma così non è stato, perché il mercato è impazzito e molti giocatori di categoria superiore sono approdati nel nostro girone, complice anche il poco mercato avuto a livelli più alti. Noi, in ogni caso, non aspettiamo o cerchiamo svolte, ma lavoriamo a testa bassa consapevoli di essere la squadra più giovane del torneo e senza uno straniero. Restiamo umili, ma meritiamo rispetto a tutti livelli, fattore che alcune volte manca nei nostri confronti. In ogni caso, dobbiamo sapere che, se vogliamo provare a stupire, bisogna continuare a essere presenti in palestra più di tutti. Anche se questo mi sembra impossibile vista la mole di lavoro che facciamo”. 

Fortitudo Messina
Leonardo Marinelli osserva Di Dio in lunetta (foto Andrea Pagano)

Il progetto Fortitudo Messina prosegue senza tentennamenti, con la società consapevole del proprio obiettivo, al di là degli zero punti fin qui conquistati. È inevitabile che l’assenza di vittorie rischi di influire psicologicamente sulle prestazioni del gruppo: “I complimenti fanno sempre bene, soprattutto allo stato d’animo dei ragazzi, ma purtroppo non portano punti – conclude coach Cavalieri –. La squadra, comunque, sta migliorando e questo è sotto gli occhi di tutti, il gruppo si impegna e sono felice di tutti i sacrifici che fanno e facciamo. Purtroppo non basta ed è evidente che dobbiamo compiere uno step successivo, aggiungendo cinismo e un po’ di cattiveria agonistica: non mettiamo pressione ai nostri ragazzi, sappiamo che è un momento di crescita per tutti, ma pretendiamo soltanto serietà in tutto quello che si fa, perché dipende tutto da noi. Devono stare sereni e cominciare ad “osare senza paura”. Sanno che tutti i quintetti che incontriamo sono più grandi di noi e il gap di esperienza si paga sempre. Loro stanno bene qui e vorrei una soddisfazione per tutto quello che fanno, ma sono sicuro che arriverà”. 

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