Il Messina confida nella classe di Marco Firenze, sin qui il pezzo pregiato del mercato. L’ex di Crotone e Pro Vercelli, nome che ha subito scaldato l’entusiasmo della tifoseria, si è presentato ai nostri microfoni descrivendo le sue prime sensazioni: “Sono arrivato soltanto da qualche giorno e il mister mi ha messo subito sotto a livello di preparazione. Stiamo facendo tanto lavoro fisico, questo ci aiuterà parecchio durante la stagione, ma adesso sicuramente i carichi sono veramente pesanti. Posso dire, anche per quello che mi hanno raccontato i ragazzi, che questo è il ritiro più duro che ho affrontato in carriera. Dobbiamo recepire il più velocemente possibile le prime indicazioni del mister, poi quando le gambe gireranno meglio sarà tutto più semplice”.
Dopo la stagione decisamente complicata vissuta tra Sestri Levante e Sangiuliano il neo giallorosso punta ad un torneo da protagonista: “Vengo da un’annata particolare per via di scelte sbagliate per motivi personali che andavano al di là del calcio. Sono venuto qui con tanto entusiasmo. La società, il direttore e il mister mi hanno cercato insistentemente e ho avvertito una grossa fiducia sin dalla prima telefonata. Per me è un anno importantissimo e spero di ripagarli sul campo con le mie qualità”.
Firenze ha commentato il campionato che attende il Messina. Dopo l’esperienza al Nord, dove ha giocato anche con Padova e Novara, il ritorno nel concentramento più meridionale, affrontato due anni fa con la Paganese (con sei reti e cinque assist in 31 presenze): “È un girone difficile, ci sono piazze calde e stadi importanti. Quest’anno i gironi B e C penso si equivalgano”.
Al trentenne genovese, che vanta oltre 70 presenze in B e può essere impiegato sia da ala che in mezzo al campo, si chiedono giocate illuminanti e una certa dote in termini di gol e assist. “Spero di portare esperienza e di dare il mio contributo alla squadra. Ho detto al mister sin dal primo giorno che sono a sua completa disposizione sia per il ruolo che deciderà di farmi ricoprire in campo che per tutto il resto. Io posso promettere il massimo impegno e la professionalità, come ho sempre fatto. Spero, per le mie caratteristiche, di portare qualche gol e assist, che fa sempre piacere. Dei nuovi compagni qualcuno lo conoscevo già per averlo affrontato in carriera e l’ambientamento è stato veloce”.
Sui tanti giovani in gruppo dice: “Nel calcio, se si è capaci a giocare a pallone, che si abbiano 18 o 35 anni conta poco, soprattutto quando alla guida c’è una persona che sa cosa vuole come nel nostro caso il mister. Avendo tanti giovani in squadra bisognerà aiutarli nei momenti difficili perché ce ne saranno, ma anche loro dovranno aiutare noi con l’entusiasmo. Serve amalgamare bene il gruppo prima possibile perché è ciò che porta al risultato finale”.
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