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Firenze: “Ho fiducia in questo Messina. Modica mi chiede grande intensità”

Un debutto con i fiocchi. Marco Firenze è stato il grande protagonista del match di Cerignola. Il suo gioiello su calcio di punizione ha consentito al Messina di uscire dal “Monterisi” con un punto che dà morale, anche perché ottenuto in una situazione di assoluta emergenza. Ospite negli studi di Tcf della trasmissione “Contropiede” l’ex di Pro Vercelli, Crotone e Salernitana ha raccontato: “Ho capito che gli ultimi anni non sono stati felici per la tifoseria e la piazza, però ho grande fiducia in questo gruppo seppur molto giovane, oltre che nell’allenatore e nel suo staff. Dal primo giorno in cui sono arrivato ho visto una squadra che rema dalla stessa parte, mettendo umiltà e spirito di sacrificio negli allenamenti, questo è molto positivo”. 

Marco Firenze
Marco Firenze con il ds Roma prima del via (foto Paolo Furrer)

“Il campionato di C è difficile – ha proseguito Firenze -. Tante volte la qualità viene meno a discapito di quantità, cattiveria agonistica e corsa. Il mister sta cercando di unire tutte e due le cose e ci dice sempre che ha la meglio chi ha la pancia vuota, la fame di arrivare prima sul pallone, di voler vincere la partita e di non perderla, chi vuole arrivare all’obiettivo. Lui ha ricercato queste caratteristiche, prima negli uomini e poi nei calciatori”.

Spazio, poi, a un ritratto personale, da parte di chi ha calcato anche il palcoscenico della Serie B e non nasconde qualche rimpianto: “Io ho la pancia vuotissima, per situazioni personali ho fatto scelte che altrimenti non avrei operato e che non c’entrano nulla con il calcio. In questo mondo se si sbaglia non si ha però tanto tempo per rimediare. Ho fatto qualche campionato diverso e so quali sacrifici siano stati necessari per arrivarci. Sono un ragazzo un po’ atipico, che ha sempre detto le cose che pensava, in buona fede e nel rispetto dei ruoli, ma magari nel calcio è meglio star zitti. A 30 anni sono oggi uno dei più grandicelli nello spogliatoio, ho tanta voglia, che ho rivisto nel mister, nei ragazzi e in questa piazza che ha un certo entusiasmo. Potrà essere per noi un campionato divertente, non so dove potremo arrivare non avendo la sfera di cristallo, ma di questo ne sono convinto. Qui c’è un gruppo sano”.

Marco Firenze
Marco Firenze nel riscaldamento (foto Andrea Rosito)

La sua perla al 92′ contro il Cerignola ha regalato il 2-2 ai giallorossi, mentre a sbloccare il risultato era stato il gol di Tropea, un’altra rete da copertina con un esterno sinistro dal limite dell’area: “Ha fatto un grandissimo gol. Lorenzo è un ragazzo che si applica tantissimo durante gli allenamenti e che ha voglia di migliorare. Sono molto felice per lui, essendo all’esordio, un 2004 che fa un gol così non se lo dimenticherà mai”.

Ottima anche la prestazione di Zunno nel tridente offensivo privo di un centravanti vero: “Lo conoscevo perché quando ero a Novara lui era già alle prime esperienze nel calcio dei grandi e si intravedevano le sue qualità tecniche. Quando uno sa giocare a calcio si può adattare ovunque e secondo me può essere impiegato davanti in qualsiasi punizione, poi saranno scelte del mister. Ha grandissimi margini di miglioramento, sia per il Messina che per lui è stata una scelta di mercato azzeccata”.

Marco Firenze
La progressione di Marco Firenze (foto Andrea Rosito)

Firenze è quindi ritornato sulla trattativa che lo ha portato a Messina, dopo l’ultima stagione vissuta a metà tra Sangiuliano City e Sestri Levante: “Quando il direttore mi ha chiamato, ricordo era una domenica mattina, abbiamo trovato l’accordo in dieci minuti senza problemi e sono immediatamente partito, giusto il tempo di organizzarmi. Sapevo che qui c’era il mister con il suo modo di vedere il calcio, non avevo dunque bisogno di sapere altro, né di conoscere i miei compagni”.

A Cerignola è subentrato a gara in corso, in attesa di scendere in campo da titolare già al prossimo impegno dopo la pausa forzata dato il rinvio della sfida contro la Casertana. “In questo momento devo raggiungere lo stato di forma ottimale per poi fare il massimo di ciò che il mister vuole da me, ovvero giocare con grande intensità. Per riuscirci devo essere a posto fisicamente. Il problema che ho avuto mi impediva di allenarmi bene, avevo dolore e mi sono dovuto fermare per curarmi. Mi auguro nel giro di poco tempo di raggiungere la forma migliore possibile. Sono pronto per dare una mano ai miei compagni”.

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