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Fip Sicilia, Rescifina: “I giovani rappresentano il futuro. Serve un confronto costruttivo”

Il Presidente del Comitato Regionale della Fip Sicilia Antonio Rescifina ha parlato sul momento vissuto dalla Federazione e sui numeri raccolti nella scorsa stagione dal movimento cestistico siciliano, in primis dai giovani. Per il massimo dirigente isolano bisogna guardare al futuro con rinnovato ottimismo.
Quali sono le basi dei risultati come l’argento al Trofeo delle Regioni femminile?
«Le persone, il lavoro e l’impegno costante di tutti coloro che sono stati coinvolti. Non sono da meno gli altri risultati di una stagione speciale: le medaglie al Trofeo delle isole, i play-off di cinque squadre in campionati nazionali, le promozioni di Patti e Cefalù, l’aumento di tesserati e società minibasket, il bellissimo scudetto della Pegaso Ragusa nell’U-16».
Questo scudetto rappresenta un movimento che torna a crescere?
«Contiamo su tanti ottimi tecnici nonché formatori, prova ne sia il sempre maggior coinvolgimento di nostri allenatori nei settori nazionali. Vedo tante società ben organizzate con dirigenti competenti e atleti motivati. Quello che ci manca è il confronto in campionati di qualità che altrove viene risolto accorpando diverse regioni. Da noi l’unica possibilità è con la vicina Calabria. Possiamo investire di più sulle selezioni aumentando la partecipazione a tornei importanti come il Fabbri e il Bulgheroni».
Qual è il perché dell’exploit dei giovani in Nazionale?

Zugno-Rescifina
Il Presidente del Comitato Regionale Antonio Rescifina

«I risultati non arrivano per caso. Abbiamo sette atlete costantemente nel giro delle Nazionali: a memoria negli ultimi 20 anni non ricordo niente di simile. Conferma che allenatori e società lavorano bene, devono continuare per questa strada, e nella maschile cercare di utilizzare sempre di più gli under nei campionati senior e magari un po’ meno gli stranieri».
Parlando delle polemiche, cosa è davvero mancato quest’anno da parte della FIP?
«Qualcuno, una minoranza rumorosa, a parte il terremoto del 1908 mi ha ormai attribuito di tutto, accetto le critiche propositive e il confronto costruttivo ma la parola polemica, che deriva dal greco e significa “attinente alla guerra” (verbale), non fa parte del mio vocabolario quindi sorvolo sull’eventuale lettura “politica” della questione. La FIP Sicilia continuerà a lavorare, dando il massimo quotidianamente con serietà, onestà e serenità, forte dei tanti attestati di stima ricevuti».

Intervista di Roberto Quartarone – La Sicilia

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