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Fip, Laguardia: “Evitiamo salti nel buio. Il prossimo anno budget ridotti”

Il vice presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gaetano Laguardia, è stato ospite della seconda puntata di BU Sundays. Nel corso dell’appuntamento domenicale il numero due della Fip ha toccato diversi aspetti. Ecco un estratto della sua lunga intervista:

Fra A1 e A2 ci sono un paio di società in difficoltà ma i problemi erano precedenti alla pandemia, parliamo di realtà che faticavano a pagare gli stipendi già dal mese di gennaio. Anche la FIP ha avuto delle perdite perché alcuni sponsor (Barilla, ndc) potrebbero rimodulare il loro contributo, vista la mancata attività delle nazionali in estate. Chiederemo un aiuto al Governo che solitamente copre 9 milioni sui 40 totali del nostro budget, nel prossimo Consiglio Federale ne parleremo anche con il presidente di Sport e Salute.

– Il blocco delle retrocessioni?
Meno del 20% delle società lo vorrebbero, io penso che mancherebbero gli stimoli a molte squadre. In questo momento consiglio di curare la parte amministrativa senza fare voli pindarici, valutando anche di autoretrocedersi: annualmente ci sono società che vanno in difficoltà a metà stagione ma ora questa programmazione sbagliata potrebbe costare cara.

– Il numero degli stranieri?
Lo abbiamo modificato di recente, non può essere aumentato ancora. Anche perché il prossimo anno i budget saranno ridotti e rischiamo di avere ancora più stranieri mediocri, escludendo le 4-5 squadre di vertice.

– La Serie A con 20 squadre?
Mi affascinava ma poi sarebbe stato difficile ridurle, l’importante è tornare a un numero pari anche con dei ripescaggi. In tal senso è difficile stabilire chi ne ha più diritto dal punto di vista sportivo ma in questa situazione eccezionale conteranno ancora di più le garanzie economiche che potrà offrire chi vuole salire.

Seduta in palestra

– Le prossime scadenze
Il 4 marzo scadeva la quinta rata, ovvero il saldo che contiene tutte le spese rimanenti delle squadre – ha affermato il Consigliere delle società regionali. In quel momento, il termine è stato spostato prima al primo di aprile e successivamente al 27 maggio. Nel frattempo, il 70% delle società regionale e quasi il 50% delle squadre nazionali avevano iniziato a pagare. La Fip ha restituito i soldi meno quelli che riguardavano le tasse gara ancora da pagare, eliminando da Marzo in poi dove non si è giocato. Nasceva il problema di chi aveva già pagato e chi no proprio per quello è sorta la proroga. Abbiamo anche anticipato i Nas di chi non li aveva ancora pagati. Spostare la data al 31 luglio per la prima rata (prima era il 7) è doveroso e ci sarà un trenta per cento che verrà spalmato.

– I Nas
Vanno pagati comunque perché si andrebbero a creare cittadini di Serie A e di Serie B. Cerco di chiarire: è vero che in passato ci furono due squadre che hanno creato un piccolo patrimonio con i parametri, Mens Sana Siena e Fortitudo Bologna che sono fallite per vari motivi. E’ anche vero che il debito lasciato dalle squadre in questione andrebbe a far ricalcolare questi introiti. Si parla dei Nas: per dieci anni non abbiamo aumentato le tasse gara delle società. Qualcuno ci dice utilizzateli: già li utilizziamo per il settore giovanile. Sono 600 mila euro circa: a chi dovremmo restituirli? Alle società? Sono soldi che promuovono chi fa settore giovanile. Se c’è qualcun’altro che propone qualcos’altro ben venga.

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