Sono le nuove mete di Lionel Cardin e Pierluigi Costa, i nuotatori protagonisti da anni di imprese sportive finalizzate alla solidarietà e alla beneficienza.
Un film-documentario grazie ai registi della Scuola Holden di Torino sulla storia dei Messaggeri del Mare, poi un contatto con la prestigiosa università di Cambridge e una nuotata nello Stretto di Messina per la tutela ambientale, ma anche per ricordare i diritti dei diversamente abili. Queste le nuove mete del programma di Lionel Cardin e Pierluigi Costa, i nuotatori protagonisti da anni sullo scenario nazionale e internazionale, che vogliono tramettere l’amore per il mare e per tutto l’ambiente, legando le loro iniziative sportive alla solidarietà.
Il nuovo piano è stato messo a fuoco nella riunione dello staff elbano dei due alfieri dell’ecologia, ora aiutati anche dall’Auser Verde Argento Portoferraio diretto da Lara Marchiani, che si aggiunge ai vari sponsor che sostengono l’azione di volontariato dei Messaggeri perennemente impegnati in missioni, spesso anche nelle scuole dello Stivale. “Si – commenta Cardin – siamo in marcia con la Scuola Holden di Torino del celebre Baricco, per la produzione di un documentario che farà il giro dell’Italia e dell’Europa raccontando le nostre avventure sportivo-solidali. Siamo stati accompagnati nell’esperienza torinese dal presidente regionale e del direttore dell’Auser Piemonte e dalla docente Roberta Vasario. Una equipe è al lavoro per la creazione del documentario che sarà presentato in diverse realtà e anche in alcuni Festival”.
Si potenzia poi l’aspetto internazionale dei Messaggeri e dopo la missione di alcuni mesi fa a Berlino, ecco che si sta sviluppando una possibile collaborazione con l’Università di Cambridge, per giungere ad attuare un incontro in grado definire nuovi scenari. Infine la missione in Sicilia e Calabria con la nuotata di solidarietà verso i disabili e per la tutela del mare. “Certamente – dice Costa – le nuotate sono il nostro modo per dire all’umanità il bisogno di una perfetta sintonia con il mare, occorrono nuovi stili di vita: l’uomo non può basare l’esistenza puntando al profitto e sulla prevaricazione nei confronti degli altri e dell’ambiente. Il mar Tirreno è notoriamente minacciato dai inquinamenti e i diversamente abili sono “inquinati” da una società che non li rispetta. Partiremo da Cannitello, nei pressi dello Stretto di Messina, per arrivare a Punta del Faro detta anche Capo Peloro, la parte estrema della Sicilia. Poi torneremo in Calabria per incontrare una scolaresca, ma ci sarà anche una rappresentanza siciliana e avremo un collegamento telematico con i ragazzi della Puglia e tutto questo avverrà in settembre”.